Il Faro on line – Il vicesindaco di Roma Capitale Luigi Nieri e il direttore di Libera Associazioni, nomi e numeri contro le mafie Enrico Fontana, hanno firmato un Protocollo d’Intesa che ha lo scopo di istituire una collaborazione stabile e continuativa sui temi della criminalità organizzata, della corruzione, della trasparenza amministrativa e dell’usura. I firmatari del protocollo condividono gli stessi obiettivi e attraverso l’accordo di collaborazione si propongono di realizzare iniziative di promozione di una cultura della legalità e di prevenzione e contrasto dei fenomeni legati all’illegalità. Roma Capitale, da parte sua, ha interesse a monitorare stabilmente i fenomeni criminali, conoscere la loro reale penetrazione nel tessuto sociale e l’influenza sulle realtà culturali ed economiche romane e promuovere politiche di contrasto all’illegalità con iniziative sul territorio; Libera, d’altra parte, è dotata degli strumenti necessari a dare supporto per una conoscenza approfondita del fenomeno e per lo sviluppo di azioni adeguate.
“Il tema della criminalità organizzata riguarda, purtroppo – ha sottolineato Nieri – il nostro Paese e la sua economia. Ci sono alcuni quartieri a Roma dove a la microcriminalità è più concentrata come San Lorenzo e il Pigneto, dove ci sono fenomeni che stanno rendendo difficile la vita in queste zone perché si tratta di una presenza costante”. Nel corso dell’incontro sono stati commentati i dati sui 645 beni confiscati alle mafie nel Lazio – su un totale nazionale di 12.946 – e sulla loro destinazione a fini socialmente utili (dati Anbsc – Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata). Una vicenda, quella dei beni confiscati alle mafie, che Nieri considera “un tema fondamentale perché si tratta di proprietà che dalle mani delle mafie sono passate alle amministrazioni comunali”. Proprio oggi, peraltro, l’assessore capitolino Masini ha presentato il progetto relativo all’area degli ex stabilimenti cinematografici De Paolis, confiscata alla criminalità organizzata e entrata nel numero dei beni acquisiti da Roma Capitale.
“Roma – è Fontana a commentare i dati – per numero di beni confiscati alle mafie è il quinto Comune d’Italia, il secondo se si guarda al dato sulle aziende confiscate. Questo è un indicatore del riciclaggio e della presenza di soggetti che operano in organizzazioni criminali. Nell’ultimo mese, dal 26 ottobre al 26 novembre, a Roma si sono svolte operazioni di sequestro per 500 milioni di euro”. Libera ha anche sottolineato l’importanza che l’associazione attribuisce agli sportelli Sos Giustizia “dove si dà ascolto a chi subisce fenomeni anche estorsivi” e all’educazione e formazione perché – ha sottolineato Fontana – “è la consapevolezza dei cittadini che fa la differenza”.
Cenni su Libera e la sua attività – Nata nel 1995 con l’intento di coinvolgere e sostenere quanti sono interessati alla lotta alle mafie e alla corruzione, Libera è attualmente un coordinamento che riunisce oltre 1600 associazioni, gruppi, scuole e realtà di base a livello nazionale e internazionale; è da sempre impegnata, attraverso il monitoraggio sull’andamento dei fenomeni criminali e di illegalità diffusa sul territorio, nel sostegno ai percorsi per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, nel coinvolgimento dei giovani sul tema della cultura della legalità, attraverso attività di formazione e sensibilizzazione nelle scuole, nella prevenzione dei fenomeni legati all’usura; ha sviluppato, ottenendo risultati significativi, collaborazioni con enti e amministrazioni locali per l’organizzazione di campagne e iniziative di sensibilizzazione e promozione dei cittadini alla cultura della responsabilità e della partecipazione.