Pino crolla su un Suv, tragedia sfiorata all’Axa

7 gennaio 2014 | 00:47
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Pino crolla su un Suv, tragedia sfiorata all’Axa

L’episodio in via Eschilo. Il Consorzio: “Intervenire per alzare il livello di sicurezza”

Il Faro on line – Nonostante i controlli a cui il Consorzio sottopone tutte le alberature del quartiere, per monitorarne costantemente la stabilità e lo stato di salute, eliminarne i rami secchi e ridurne la chioma per evitare che facendo vela al vento faccia crollare a terra gli esemplari più imponenti, i pini – per quanto belli – rappresentano comunque un pericolo.

Soprattutto il genere di pini denominati ‘di aleppo’, dalle radici ancora più superficiali degli altri e i tronchi che in genere crescono obliqui e contorti.

Non a caso, quello crollato nel tardo pomeriggio del 5 gennaio su un Suv in Via Eschilo, era proprio un pino “halepensis”, cioè d’aleppo (foto a destra).

A differenza dei pini del genere domestico, marittimo o silvestre, i più comuni nel nostro quartiere, il pino “d’aleppo” non supera quasi mai l’altezza di 25 metri e il suo tronco ha una circonferenza inferiore ad un metro. Malgrado le dimensioni più contenute, però, la scarsa profondità delle radici, in caso di piogge prolungate come quelle dei giorni passati, lo espone al pericolo di cedimenti improvvisi e – quel che è peggio – difficilmente prevedibili.

“Proprio in considerazione del pericolo di cedimenti, – si legge in un comunicato a firma del Consorzio – il Consiglio di Amministrazione del Consorzio si è più volte chiesto se non fosse il caso di eliminare tutti gli esemplari di ‘pinus halepsensis’ presenti nel nostro quartiere, che non sono poi tanti, impattando però contro l’infinità di permessi da richiedere per rimuovere alberi tutto sommato in buona salute e il muro eretto dagli ecologisti e dalla burocrazia comunale”.

“Tanto più che il nostro quartiere è sottoposto a Vincolo Paesaggistico e come tale eventuali abbattimenti – anche in caso di alberature private – possono avvenire soltanto dopo preventive richieste di autorizzazione al Dipartimento Tutela Ambientale e Verde e l’U.O Verde Pubblico e Decoro Urbano e scrupolosi controlli, seguiti dall’immancabile pagamento di 200,00 euro”.