Le Organizzazioni Sindacali: “Tutto ciò per rendere più efficiente il funzionamento dell’ente”
Il Faro on line – E’ stato indetto dai sindacati di categoria lo sciopero dei dipendenti comunali, i quali in un volantino spiegano le ragioni ai cittadini. Tra i dipendenti ci sono anche gli agenti della polizia municipale, quest’ultimi da tempo avanzano tanti reclami da quelli del vestiario a quelli delle armi. Appuntamento per il 4 febbraio alle ore 11.30 presso la sede Comune di Via Garibaldi ad Ardea
“Le Organizzazioni Sindacali e le RSU tutte, hanno deciso di scioperare considerato il silenzio di una amministrazione sorda ad ogni reiterata richiesta di confronto, per una equa distribuzione di mansioni sulla base di un modello organizzativo in grado di migliorare l’organizzazione dell’ Ente, la qualita’ del lavoro del personale ed i servizi ai cittadini”.
“Tutto ciò per rendere più efficiente il funzionamento dell’ente sulla base di un raggiungimento di riequilibrio sostanziale delle risorse economiche distribuite con trasparenza ed equità”.
“Per questo chiediamo che l’accesso alle posizioni organizzative e alle specifiche responsabilità sia basato su regolamenti di trasparenza, che ne riconoscano l’esperienza, la competenza, i titoli culturali, quali unici parametri per l’assegnazione degli incarichi. Pertanto non appare più sostenibile mantenere 15 posizioni organizzative che sottraggono risorse importanti dal fondo e non hanno nessun criterio oggettivo se non quello di perpetrare in molti casi, rendite di comode ed ingiustificate posizioni di privilegio”.
“In questo contesto diventa paradossale che il sindacato e la RSU chiedono maggiore efficienza mentre la parte politica conserva in modo pervicace posizioni di lavoro slegate da qualunque criterio di efficienza ed efficacia lasciando intendere chiare volontà discriminatorie nei confronti della pluralità dei lavoratori”.
“Cerchiamolo insieme allora questo cambiamento, da oggi con un presente ed un futuro che costringa questa e le prossime amministrazione a superare le sofferenze, le insofferenze e le rivendicazioni di uomini e donne che vogliono retribuzioni più eque, la creazione di opportunità da sempre negate e contribuire alla crescita morale e culturale di Ardea con i suoi circa 47.000 abitanti, che non hanno più bisogno di politiche familistiche ma di comunità consapevoli e motivate”.