“Antenne, contrario all’installazione selvaggia”

27 febbraio 2014 | 20:00
Share0
“Antenne, contrario all’installazione selvaggia”

L’intervento del consigliere Cristiano Rasi: “I cittadini ci chiedono risposte concrete e impegni precisi”

Il Faro on line – Sono da sempre contrario alle installazioni selvagge delle antenne di telefonia mobile che vengono imposte agli ignari cittadini attraverso procedure autorizzative poco trasparenti, che non favoriscono la partecipazione degli stessi e che limitano fortemente anche il ruolo dei Municipi. Una legge, quella c.d. Gasparri (dal nome del relatore che l’ha presentata), che favorisce in maniera spudorata le compagnie telefoniche a discapito della salute dei cittadini e che deve assolutamente essere modificata per impedire soprusi e prepotenze. Il ruolo dei politici del teritorio, gli unici a contatto diretto con le perone della comunità in cui vivono, è quello di lottare con forza al loro fianco promuovendo nelle sedi istituzionali le loro istanze, richieste di persone oramai esaperate dal non agire e proccupate per la loro salute. Nei giorni scorsi ho partecipato alle dimostrazioni dei cittadini che, compostamente infuriati ed esaperati dalla mancanza di regole trasparenti, sono stati costretti a scendere in strada per far valere il loro diritto alla salute, constatando che non chiedono a noi politici proclami o prese di posizione meramente formali ma ci chiedono risposte concrete e impegni precisi.

E’ per questo motivo che questa mattina ho cercato di modificare la proposta di documento preparata dai presidenti delle commissioni urbanistica ed ambiente, ritenendola poco efficace e, a tratti, generica. Non ho trovato però il giusto clima di confronto e non ho dato pertanto il mio consenso a far discutere in data odierna la risoluzione preparata dalla maggioranza, con il preciso impegno di presentare le mie osservazioni volte ad integrare e/o modificare il documento presentato oggi. Ricordo che anche nella scorsa consiliatura ho votato documenti volti ad ascoltare le grida dei numerosi cittadini che vedevano spuntare di notte torri altissime ma che poi, al di là del supporto morale, non hanno impedito il proliferare delle dannose  installazioni. Ritengo corretto coinvolgere gli stessi cittadini nella redazione di un documento forte in cui si chieda in primis la revoca in autotutela di tutte le autorizzazioni date senza il previsto processo di partceipazione e in cui si chieda un intervento del Sindaco per attivarsi al fine di ottenere la modifica parziale della legge nazionale volta ad attribuire ai comuni poteri effettivi e non solo il ruolo di meri certificatori della regolarità documentale.

Da troppi anni subiamo una legge ingiusta e che priva i Comuni e i Municipi del loro ruolo autorizzativo. La stessa mappatura già inserita nei precedenti documenti e nuovamente richiesta nella proposta di risoluzione odierna non consente, allo stato attuale, di fungere da concreto argine alle contestate installazioni dato che le società telefoniche possono vittoriosamente rifiutare tale mappatura se non rispondente ai loro parametri tecnici, così come confermato (vergognosamente) da numerose sentenze del Consiglio di Stato. Al prossimo Consiglio, ne sono certo, presenteremo un documento forte, deciso ed inequivocabile nel quale ribadiremo la necessità di tutelare, senza se e senza ma, la salute.  

Cristiano Rasi