Gil, sicurezza: “Incursioni continue, ormai nemmeno si denunciano più”

17 marzo 2014 | 04:44
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Gil, sicurezza: “Incursioni continue, ormai nemmeno si denunciano più”

Russo D’Auria: “C’è bisogno di maggiore interazione tra chi gestisce la città e chi la stessa città vive e conosce”

Il Faro on line – “L’episodio è accaduto un paio di giorni fa, ma è sintomatico di cosa stia accadendo in questo periodo, e di come troppo spesso si parli di sicurezza senza avere la reale percezione di cosa stia accadendo”. Prima di raccontare dell’ennesimo furto, che però ha una modalità un po’ diversa dal solito, Mario Russo D’Auria (leader di Gil) sottolinea lo scenario nel quale vadano inserite certe considerazioni pubbliche fatte dalla politica. “Spesso si sente dire che ci sono meno furti perché ci sono meno denunce. Nella realtà questo è falso, perché non è affatto diretto il collegamento tra le denunce e i furti, anzi. Ormai i furti sono talmente frequenti che la gente non ci va nemmeno più dalle forze dell’ordine, a meno che non gli abbiano rubato tutto. Senza parlare del fatto che tanto, vista la legge italiana, gli stessi personaggi loschi che trovi dentro casa anche se individuati dopo un po’ li ritrovi per strada”.

Poi Russo D’Auria entra nel dettaglio dell’episodio da raccontare: “E’ accaduto in via Fabio Rugiadi, angolo via Monte Solarolo. Era circa l’ora di cena, vrso le 20,15  – dunque non notte fonda – e tre persone hanno tagliato le sbarre del pian terreno di una casa e sono penetrati all’interno. In quel momento in quel momento in casa c’erano marito e moglie, con la loro figlioletta piccola. Nonostante la paura, c’è stata una reazione che ha indotto i tre malviventi a scappare. Nei pressi dell’abitazione c’era una station wagon che li aspettava, e il gruppetto è riuscito a fuggire. La polizia, chiamata immediatamente, è arrivata oggettivamente in un lampo, meno di dieci minuti dal momento della chiamata al 113,  ma i malviventi avevano già fatto perdere le proprie tracce. Che dire? Certo non possiamo ritenere di vivere in un posto tranquillo se ormai le incursioni arrivano persino all’ora di cena, con tutta la famiglia in casa. Altro che la favola della percezione negativa della gente, a fronte di dati statistici che dicono che i reati sono in calo. I reati ci sono, e sono sempre più pericolosi: rapine, agguati, furti. La gente è stanza  e, come già detto, disamorata alto da non denunciare nemmeno più.

E’ il momento di tornare a capire di chi sono le responsabilità per tutto questo. Certo non del singolo poliziotto o carabiniere lasciato in strada senza mezzi , ma della politica. A tutti i livelli, dallo Stato al Comune, e anche dagli organi di polizia che devono organizzare la sicurezza sul territorio. Perché non si usufruisce dell’esperienza e delle segnalazioni di chi su questo territorio vive vicolo per vicolo? Ci vuole tanto a creare un punto di dialogo costante con le associazioni più rappresentative? Noi non cerchiamo incarichi, né deleghe, né soldi per avere una sede oppure stare qualche ora in strada senza una reale utilità per la collettività. Non cerchiamo nulla, offriamo collaborazione, per chi la vorrà. Una cosa è certa: anche in questo settore, come in quello economico, abbiamo raggiunto il picco di sopportazione. E i due settori, per chi ancora non lo avesse capito, sono collegati.
Angelo Perfetti