Inascoltati gli appelli, ignorate le lettere. Da via Portuense neanche una telefonata
Il Faro on line ā āOdori sgradevoli al limite della sopportazione, tanto che non ĆØ possibile tenere aperte finestre e porte della casa e della scuola, situate sulla stessa viaā. Le suore della scuola dellāInfanzia āCristoforo Colomboā di via del Serbatoio ci hanno provato a scrivere al Sindaco (lettera datata 8 novembre 2013), poi a segnalare la cosa per vie informali, poi a scrivere attraverso i giornali pensando in unāattenzione naturale, trattandosi di bambini. Niente da fare, non solo i cassonetti sono ancora lƬ, ma nessuno si ĆØ degnato neanche di parlare del problema. Che pure esiste. In quei cassonetti viene gettato di tutto, stante il vicino mercato coperto. Altro che immondizia di casa; ci si trovano scarti di carne, pesce, cassette di polistirolo, di plastica, e rifiuti di altra natura. Nessuno controlla, e nessuno si interessa. O se lo fa, i risultati non sono ottimali.
Soprattutto nessuno ā vista la puzza ā sembrerebbe lavare i cassonetti, il che rende il problema ancor piĆ¹ devastante in certe ore del giorno. Tra un poā arriveranno le cosiddette belle giornate, che si trasformeranno in un incubo per i piccoli che frequentano la zona. Per non parlare del fatto che lƬ vicino cāĆØ il piccolo ma meraviglioso parco dedicato a Simone Costa, che suo malgrado viene investito anchāesso dalle zaffate di miasmi rendendo ā diciamo cosƬ ā difficoltoso lāaccesso alla strada di ingresso. Sarebbe interessante vedere da capitolato dāappalto quante volte dovrebbero essere lavati i cassonetti (non solo quelli di via del Serbatoio, ovviamente) e quante volte in realtĆ questa cosa accada. Magari si troverebbe scritta la frequenza di pulizia definita settimanalmente.
E giĆ che ci siamo sarebbe interessante vedere, sempre facendo riferimento allo stesso capitolato dāappalto, come vengono trattati i recuperi delle carcasse animali (cani, gatti, ma ancheā¦ polli), se vengono attuate tutte le disposizioni di legge. Sarebbe altresƬ interessante andare a vedere se la cosiddetta āassistenzaā, cioĆØ la pulizia di ciĆ² che cāĆØ intorno al cassonetto, viene svolta nella giusta maniera, sempre da capitolato dāappalto.
Ma il Comune su questi punti dovrebbe avere la risposta pronta, senza nemmeno dover verificare, visto che chiede ai cittadini salati contributi per la raccolta dellāimmondizia e dunque si presuppone sia al corrente di tutto. In caso contrario potremmo fornirgli date e foto di alcuni episodi evidenziati dagli stessi cittadini.
Segnalazioni come quella fatta dalle suore, che ci auguriamo non cada nel vuoto. In fondo per risolvere la situazione basterebbe spostare di qualche metro quei cassonetti, nulla di piĆ¹. Ma al di lĆ della soluzione reale, ciĆ² che costerebbe davvero poco ĆØ fare una telefonata e dare lāimpressione di interessarsi del problema.
Angelo Perfetti