Per le donne crocifisse, in migliaia a Roma per la via Crucis

21 marzo 2014 | 21:36
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Per le donne crocifisse, in migliaia a Roma per la via Crucis

Il Faro on line – In testa al corteo una croce di legno. A portarla, a turno, lungo le vie della Capitale, sono donne magistrato, parlamentari, giornaliste, operatrici sanitarie, suore, atlete delle Fiamme oro della Polizia di Stato. Tutte insieme, questa sera, “per dire no alla tratta”,”alla mercificazione della donna, a qualsiasi forma di schiavitu'”.

La Via Crucis straordinaria “per le donne crocifisse” è partita da pochi minuti da piazza Santi Apostolie, dopo aver attraversato il centro della città, giungendo in via della Conciliazione, a pochi metri da San Pietro, nella chiesa di Santa Maria in Traspontina. “Qualche migliaio”, secondo gli organizzatori, le persone in processione. L’iniziativa, promossa dalla Comunita’ Papa Giovanni XXIII, incollaborazione con la diocesi di Roma, e’ stata incoraggiata anche da Papa Francesco. L’obiettivo è “manifestare solidarietà e preghiera alle giovanissime donne vittime di tratta, prostituzione coatta e violenze”.

“Marciamo con loro per non lasciarle più soffrire”, ha detto il responsabile della Giovanni XXIII, Giovanni Paolo Ramonda. “Dobbiamo incoraggiare il governo, la magistratura, le forze dell’ordine a fare qualcosa perché nessuno sia più schiavo – ha aggiunto il coordinatore dell’evento, don Aldo Bonaiuto -. Dobbiamo cambiare 9 milioni di uomini e far capire loro che il corpo di una donna non si può acquistare. No alla mercificazione della donna, no a qualsiasi forma di schiavitù”.

Nel 2013 sono state oltre 120 mila le vittime giunte in Italia; il 37% ancora minorenne. Sono per lo più nigeriane (36%) o romene (22%) e oltre alla vita di strada subiscono violenze sessuali (56%), fisiche (32%) e psichiche(12%).   

In processione ci sono anche diverse donne liberate dalla schiavitu’. Al loro fianco, a dimostrare solidarietà, tra gli altri, anche il ministro degli Affari Regionali Maria Carmela Lanzetta, il segretario della Cisl Raffaele Bonanni,  il procuratore generale di Roma Luigi Ciampoli, il Capo Dipartimento per gli Affari di Giustizia Simonetta Matone e il Capo Dipartimento delle Pari Opportunità Gilda Siniscalchi.

Numerose anche le atlete, campionesse mondiali ed olimpiche.”Per rendere libere queste donne – ha detto Bonanni – vittime di una violenza inaudita possiamo offrire una prospettiva di formazione e lavoro”. “Farò tutta la processione con voi – ha detto Lanzetta, “in rappresentanza del governo”, prima che il corteo lasciasse la piazza – portando un pezzo di questa iniziativa nel cuore”.