Arsenico nell’acqua, parla il commissario straordinario Arsial

24 marzo 2014 | 18:51
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Arsenico nell’acqua, parla il commissario straordinario Arsial

Il Faro on line – “Si tratta di un problema vecchio che andava risolto con le risorse stanziate dalla Regione Lazio già nel 2005 per 13 milioni e 600mila euro. Risorse, queste, con cuii comuni avrebbero dovuto smantellare completamente i vecchi acquedotti dal momento che il problema è proprio la fonte dell’acqua. I pozzi originari sono infatti di origine vulcanica e l’acqua di origine vulcanica, si sa, porta con sé l’arsenico”. Così Antonio Rosati, commissario straordinario dell’Arsial, commenta alla Dire l’emergenza idrica.   

Ma come sta affrontando l’Arsial la questione acqua all’arsenico? “Intanto- risponde Rosati- dobbiamo cambiare completamente la rete di approvvigionamento accedendo ovviamente all’acqua Acea, che e’ un’acqua ottima e ben gestita dall’azienda, come ben sanno tutti i romani che la usanoquotidianamente. Entro quattro giorni completiamo poi la sedefisica dei serbatoi  mobili: si tratta di luoghi che rimarranno costantemente alimentati dalle autobotti di acqua potabile, in modo che i cittadini possano costantemente avere acqua potabile nelle loro case”.   

“In corso c’e’ un’indagine – aggiunge-, ma nel frattempo abbiamo creato una task force, un gruppo di lavoro coordinato dal capo di gabinetto di Zingaretti, il dottor Venafro, con le Asl,con l’Acea, con i comuni interessati e con la sovraintendenza. Tra 45 giorni due zone e circa 200 utenze avranno di nuovo unallaccio definitivo per l’acqua potabile. Naturalmente si avanzera’ per gradi: 4 mesi, 6 mesi, 8 mesi… Ma ho il dovere di dire ai cittadini la verità: in alcune aree ci vorra’ un anno, anche un anno e mezzo per risolvere il problema. Anche perché dobbiamo sapere che in alcuni casi parliamo di una rete di oltre120 km di tubazione e quindi ci vorrà del tempo. Ma mai si comincia mai si risolve il problema”. (fonte: Agenzia Dire)