Il mare è pieno di “gemme”. Ma le aziende di Fiumicino non le possono prendere

24 marzo 2014 | 03:52
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Il mare è pieno di “gemme”. Ma le aziende di Fiumicino non le possono prendere

Oltre tredicimila euro per un singolo convegno. A ristoratori e operatori di Fiumicino viene chiesto di partecipare gratis. I soldi vanno a ditte esterne alla città

Il Faro on line – La gente di Fiumicino è generosa. E questo lo sa bene l’amministrazione Montino, ma che quando si tratta di pagare sceglie aziende fuori territorio. Andando a spulciare tra le delibere pubblicate dal Comune, esce fuori la delibera di giunta n. 17 del 4 marzo ultimo scorso dove, i per organizzare un convegno di 100 persone, vengono impegnati 13.500 euro di spesa. Una cifra che desta attenzione in un momento di spendig review o, per meglio dirlo in italiano, di taglio della spesa pubblica. Soprattutto andando nella specifica di ogni singola voce che nota l’importo di 6.200 euro da spendere solo in segreteria, ufficio stampa e coordinamento. Curioso. Visto che in delibera viene specificato che è il Comune di Fiumicino con le sue risorse umane ad organizzare tutto (e sappiamo quanto pesa in termini di costo per il Comune la macchina della Comunicazione a via Portuense) perché pagare una società esterna per servizi di cui l’amministrazione comunale è già dotata?

E non è l’unica domanda che ci pone. Varrebbe la pena anche capire perché il Comune abbia interpellato tre aziende non di Fiumicino di cui due, coincidenza vuole, allo stesso indirizzo (viale dell’Università n. 11 e lo stesso numero di fax 06.44249616). Basta una semplice ricerca su Google per sapere che esistono anche aziende di Fiumicino in grado di organizzare convegni, alberghi situati sul territorio che dispongono di strutturazione idonee. Magari disposti anche a “sposare” gratuitamente l’iniziativa, come del resto ha fatto anche il Centro da Vinci che ha dato la sua disponibilità a zero costo per spazi e supporto. 
Obiezione: non paga il Comune, paga la Regione Lazio. Replica: E allora?! Non parliamo comunque di soldi pubblici? E qui soldi non avrebbero fatto comodo sul territorio, sempre fatta salva la professionalità richiesta?  In parole povere dunque, qualunque sia l’amministrazione pubblica che paga, sono sempre i cittadini che concretamente tirano fuori i soldi dalle loro tasche. 

Un disegno ambizioso quello che vedrà impegnata l’amministrazione comunale a realizzare il progetto: “Il mare: un forziere colmo di gemme” con tanto di partner ufficiale la Federcoopesca che con la cifra di 15.500 euro metterà a disposizione la sua esperienza per insegnare ai ragazzini delle quarte e quinte elementari l’importanza e i valori nutrizionali del pescato locale. E poi 50.000 libretti a colori, materiale informativo, per un costo complessivo di 38.445 euro. Ma anche tante iniziative a catena ancora da sviluppare, che hanno già registrato l’interesse di due multinazionali (delle quali per ora non si conosce il nome) e di un’azienda in house del Ministero dello Sviluppo Economico. 

Tutti progetti che vedranno coinvolti ristoranti di Fiumicino, stabilimenti balneari e operatori locali; purché decidano di farlo a costo zero e solo nella veste di… “alunni”. I professori, quelli che prendono soldi per capirci, l’amministrazione Montino preferisce sceglierli fuori dal comune di Fiumicino e a quanto sembra, neanche a prezzi così modici. 
Concetta Marra