MusikMesse 2014, tra storia e futuro

24 marzo 2014 | 12:24
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MusikMesse 2014, tra storia e futuro

Il Faro on line – E’ andata in scena a Francoforte dal 12 al 15 marzo, la MusikMesse 2014 “Prolight + Sound”. Suggestiva e affascinante, con i suoi 25 anni di storia e il suo bagaglio di novità tecnologiche e musicali, continua a rappresentare il paradiso per appassionati e addetti ai lavori. Il Centro Fiera & Exhibition che la ospita è il più importante al mondo, forte dei suoi 2300 espositori provenienti da 54 paesi e gli oltre 100.000 visitatori giunti nella City da 142 paesi ( dati 2013). Presente ormai da molti anni, consente agli imprenditori del settore di presentare anche con esibizioni di artisti di fama internazionale, i propri prodotti musicali: bassi, chitarre elettriche, percussioni, strumenti a fiato, accessori, attrezzature per DJ, ma anche software e hardware specifico in un’armonica e pratica fusione del classico con l’avveniristico.

In esposizione una gamma completa di prodotti per suonare e creare musica, oltre alla possibilità di partecipare a concerti, premiazioni e assegnazioni di vari riconoscimenti come il “Frankfurt Musik Prize”, il “Musikmesse Press Award International” e il “Best Edition” che vengono attribuiti ai migliori creatori di musica nelle diverse categorie. Vi è inoltre la possibilità di assistere a workshop, dimostrazioni e dibattiti in cui le più importanti case editrici mostrano le loro opere nei vari generi: pop, jazz, rock, classico.Strumenti musicali tradizionali, ma anche avveniristici e spesso costosi, vengono esposti in bella mostra consentendo  anche al “musicista della domenica” di suonarli. Non capita tutti i giorni di poter “strimpellare” su un pianoforte a coda del valore di 150.000 euro, piuttosto che su un set di timpani sinfonici da 25.000, così, tanto per curiosare. Da non perdere infine, l’International Vintage Show vetrina per strumenti rari. Per questo e altri analoghi motivi il pubblico sta accorrendo in massa, autorizzato ad entrare anticipatamente rispetto al solo sabato degli scorsi anni, ultimo giorno di fiera.

La difficile situazione economica europea ha indubbiamente influenzato questa edizione della MusikMesse: se da un lato infatti, le firme italiane acquistano sempre più terreno in Europa, presentandosi per la prima volta in fiera, ( è il caso di alcuni marchi presenti con uno stand proprio ), dall’altro è impossibile non notare l’onda lunga dell’imprenditoria orientale, che anno dopo anno in modo graduale va ad erodere  la clientela di marchi storici, fino ad ora sempre presenti. Qualità degli strumenti musicali in aumento e prezzi appetibili per i bassi costi di manodopera, rendono difficile la vita agli imprenditori europei che faticosamente tentano di mantenere le posizioni di mercato.Gli alti costi, la crisi economica, la scelta di diverse strategie di vendita portano le grandi aziende, ma anche  e soprattutto le piccole a disertare o quantomeno a ridurre la loro presenza nei vari stands, all’interno della fiera. Nonostante tutto questo, l’evento rimane senza dubbio una ghiotta occasione per gli amanti delle “sette note”.

da Francoforte
Giuseppe Antonio Russo