Finanziamenti, palazzi storici nel mirino della Corte dei Conti e della Finanza

29 marzo 2014 | 00:47
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Finanziamenti, palazzi storici nel mirino della Corte dei Conti e della Finanza

Durante le indagini è stata accertata l’incuria e la lentezza della gestione dei lavori di risanamento e di restauro

Il Faro on line – L’attività di controllo in materia di spesa pubblica del comando provinciale di latina, ha attenzionato il palazzo della bonifica, Torre degli Azzi e castello Frangipane, bellezze uniche di valore inestimabile facenti parte del patrimonio immobiliare artistico e archeologico del comune di Terracina da troppo tempo oggetto di interventi finalizzati alla conservazione e all’adeguamento.
Il perdurare dei predetti interventi oggetto altresì di finanziamento da parte della regione Lazio ha determinato l’avvio dell’inchiesta della magistratura contabile coordinata  dalla dottoressa rosa Francaviglia, le cui indagini hanno richiesto l’acquisizione di copiosa documentazione. L’esame della stessa condotto da parte delle fiamme gialle di Terracina, su direttive del comando provinciale, ha permesso di risalire alle responsabilita’ di due dirigenti ed un amministratore del comune di Terracina la cui negligenza ha determinato la perenzione di un finanziamento regionale, di circa 600.000,00 euro utilizzato nel restauro dei citati  immobili.
I predetti funzionari con il loro comportamento omissivo non avrebbero mai dato corso alla rendicontazione prevista dal testo unico sugli enti locali, reiteratamente sollecitata dalla Regione Lazio, inducendo l’ente regionale all’annullamento del finanziamento concesso e alla restituzione delle somme già erogate.
Durante le indagini i finanzieri hanno avuto modo di accertare che a fronte della bellezza architettonica di questi monumenti faceva da contraltare l’incuria e la lentezza della gestione dei lavori di risanamento e restauro, tant’e’  che tuttora, a distanza di decenni, alcuni specifici interventi quali l’allocazione di ascensori sono ancora privi di collaudo. Anche per il castello Frangipane, oggetto di opere di consolidamento e restauro con finanziamenti erogati dalla regione Lazio, vigeva come unica ed irrevocabile condizione la rendicontazione e documentazione delle spese sostenute: ciò non è mai avvenuto. Le ipotesi investigative sono state poi avvalorate da apposita perizia tecnica effettuata dalla stessa magistratura contabile.