Discariche, scovato il cimitero dell’abusivismo edilizio

31 marzo 2014 | 03:59
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Discariche, scovato il cimitero dell’abusivismo edilizio

Nei pressi di Pesce Luna un intero appezzamento di terreno coperto da materiali di risulta. La denuncia di Mario Russo D’Auria (Gil)
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Il Faro on line – Un piccolo cantiere, una ristrutturazione, un bagno da buttare via. Di solito non è il singolo cittadino ad occuparsi dello smaltimento, ma la stessa ditta che esegue i lavori, non senza aver chiesto un surplus di denaro per l’operazione di smaltimento. Peccato che in moltissimi casi l’operazione venga fatta contro ogni legge, attentando all’ambiente e trasformando in discariche alcuni tratti del nostro territorio, anche a poche decine di metri dalla spiaggia e dal mare.

E’ quanto denuncia il leader di Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino), Mario Russo D’Auria, che segnala come in via del Pesce Luna, proprio prima del curvone che porta alla discarica autorizzata, ci sia sulla sinistra una stradina che porta al mare. Beh. In quella stradina abbiamo trovato il cimitero dell’abusivismo edilizio. C’è di tutto, dai calcinacci ai mattoni, dalle piastrelle al cemento, perfino i sanitari. E poi c’è un pericolosissimo cumulo di eternit, solo esclusivamente eternit, che si sta polverizzando pian piano rilasciando verso il mare il suo carico cancerogeno.

Solo pochi giorni fa – racconta Russo D’Auria – ho segnalato una mega discarica nella zona dell’Isola Sacra, e nulla si è mosso. Oggi ci troviamo di fronte a un altro scempio ambientale, aggravato dal fatto che è chiaro che questo posto è conosciuto dagli addetti ai lavori del settore edile. Il 95% di ciò che si trova qui è materiale di risulta da ristrutturazioni e lavori edilizi, e non dovrebbe essere così difficile per l’amministrazione comunale risalire ai colpevoli. Ed è necessario farlo, altrimenti si getta un ombra di illegalità su tutto il comparto, quando invece ci sono ditte di Fiumicino onestissime che fanno con scrupolo il proprio lavoro e che vengono penalizzate da questi episodi.

E non parlo – prosegue D’Auria – di una penalizzazione sul fronte dell’immagine, ma proprio economica; se infatti le ditte oneste smaltiscono i materiali di risulta in modo corretto, hanno un costo che grava sulle loro spalle, un costo che i fuorilegge non hanno e che magari gli consente persino dio fare prezzi più bassi e prendere altri lavori. E creare poi nuove discariche a cielo aperto. Possibile – conclude il leader di Gil – che sia così difficile capire che la buona economia parte dal rispetto dell’ambiente? E che il rispetto dell’ambiente non va solo chiesto ma preteso, anche con azioni forti di controllo e di sanzionamento per i furbetti dell’edilizia?”
Angelo Perfetti