Franco Ferrara: il genio di nuovo in scena in un libro

31 marzo 2014 | 16:59
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Franco Ferrara: il genio di nuovo in scena in un libro

Il Faro on line – Omaggio, devozione, gratitudine e tanti amici nel ricordo di Franco Ferrara. Questi gli elementi che hanno caratterizzato la presentazione del libro di Roberto Liso, dal titolo “Franco Ferrara: genio, dolore, ricerca” (Milano, Rugginenti editore, 2014). L’incontro dedicato al più grande direttore d’orchestra del Novecento, si è svolto lo scorso 24 marzo presso il Conservatorio di Musica “Santa Cecilia” nell’ambito della rassegna “Alziamo il volume, incontri con l’autore”, curata da Carla Conti e Roberto Giuliani in collaborazione con il DidaMuSt. A ventotto anni dalla scomparsa di un autentico genio italiano della musica, Roberto Liso, suo devoto allievo, ha pazientemente ricostruito in 592 pagine, 361 illustrazioni e un CD-audio allegato, la vita, la genialità, il dolore e la ricerca, di un artista tanto grande quanto sfortunato.

“È fisicamente scomparso. Ma a quanti lo hanno conosciuto ed hanno stretto con lui una profonda nonché solidale amicizia, ha lasciato anche una grande lezione di vita”, spiega Roberto Liso. La ricorrenza ha consentito di riunire nel prestigioso “salotto” della Sala Accademica del Conservatorio, ex allievi, colleghi e amici, che in un clima di tangibile commozione sono intervenuti tracciando con testimonianze dirette, il profilo di un genio  che a causa di una grave malattia nervosa dovette abbandonare suo malgrado l’amato podio, per dedicarsi comunque con successo all’insegnamento della direzione d’orchestra e della composizione. A ricordarlo e omaggiarlo, dopo l’introduzione di  Carla Conti e Roberto Giuliani, il critico musicale Alfredo Gasponi, che con un contributo audio  ha riproposto la voce di Franco Ferrara in tre passaggi di un’intervista, risalente al 1985; lo psichiatra e musicista Adolfo Petiziol, suo medico curante; i direttori d’orchestra  e allievi Bruno Aprea, Dario Lucantoni e con un messaggio letto da Giuliani,  Gianluigi Gelmetti impegnato a Trieste per la verdiana “Traviata”.

A seguire altre testimonianze come quelle di Stefano Micheletti, Giorgio Carnini, Nicola Hansalik Samale, Martine Vaffier, Gianluigi Zampieri, Maria Elisa Tozzi. In chiusura sono state proiettate sequenze dal film “Franco Ferrara: il Maestro caduto dal podio”, di Giorgio Mezzanotte e Anton Giulio Onofri (Sky Classica HD di Piero Maranghi); l’attrice Laura Astengo ha letto del libro una pagina significativa, rendendo il clima ancora più intenso e raccolto.Una bella pagina è stata senz’altro scritta con l’iniziativa di Liso, nel tentativo di far conoscere al pubblico e ai giovani musicisti, il violinista, pianista, organista e compositore che tanto ha dato all’insegnamento della direzione d’orchestra e che per uno scherzo del destino non ha mai pienamente potuto godere dello splendido dono posseduto, a causa della grave malattia  che lo costrinse a sospendere la sua attività a soli cinquant’anni.

Rimane la speranza che possa realizzarsi la proposta di intitolare strade e orchestre giovanili al grande maestro e non ultima, la possibilità di vedere il suo nome su una targa nella Sala Accademica del Conservatorio, luogo che lo ha visto nascere, crescere e moltiplicare la sua personale e intensa vita artistica.
Ad integrazione del libro segnaliamo l’interessante blog del maestro Gianluigi Zampieri – http://francoferrara.wordpress.com/

Giuseppe Antonio Russo