Gil: “Al Comune si ricordino: senza lavoro non c’è sicurezza”

2 maggio 2014 | 03:49
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Gil: “Al Comune si ricordino: senza lavoro non c’è sicurezza”

Russo D’Auria: “Rapine e furti, ma anche prostituzione, gioco d’azzardo. E droga. Quando manca la stabilità sociale tutto diventa peggiore”

Il Faro on line . “Ancora una volta è tornato prepotentemente alla ribalta il tema della sicurezza. L’ultima rapina di una lunga serie, ha inasprito il dibattito politico, e la polemica come sempre ha sviato dal vero ragionamento da fare. La domanda è come si ferma tutto questo? Con le armi? No. Con le chiacchiere tra Gonnelli e Megna? Nemmeno”. Mario Russo D’Auria , leader di Gil (Gruppo indipendente libero per Fiumicino) torna sul tema sicurezza, uno di quelli da sempre al centro della propria azione civile. “Che ci sia un aumento dei fatti criminali a Fiumicino è un dato reale. Colpa del cambio di governo locale a via Portuense? No. Cambiamo di poco domanda: colpa della politica? Assolutamente sì, è colpa della politica locale, sia quella di prima sia quella di adesso. E spiego perché.

Al di là di qualche episodio di criminalità organizzata – spiega Russo D’Auria – l’impoverimento del tessuto sociale non può che portare a queste conseguenze. C’è sempre più gente disperata, che pensa di risolvere tutto con un colpo. L’aria che si respira è di scoramento e rabbia, ed è in questo tipo di realtà che i reati tendono ad aumentare. E non solo furti e rapine. Pensiamo alla prostituzione, che sta dilagando nell’indifferenza delle istituzioni. E anche lì il punto non è la repressione. Bisogna evitare di creare le condizioni per cui ci si accosta alla prostituzione per disperazione.

Per i furti, le rapine, la prostituzione, il gioco d’azzardo (che sta proliferando con sempre più soldi buttati nella speranza di vivere un sogno) e l’auemtno di droga c’è un solo antidoto: il lavoro, un tessuto economico sano. E il lavoro vuol dire anche non gettare soldi in apparecchiature elettroniche inutili, come si sono dimostrate le telecamere antiprostituzione ad Aranova, il cui unico effetto è stato quello di far spostare il fenomeno qualche centinaia di metri più in là, dove le telecamere non ci sono. La verità è che bisogna investire negli uomini, con il triplice risultato di dare lavoro, creare benessere e controllare meglio il territorio. E in più così si crea un rapporto col territorio fato di interventi ma anche di prevenzione, di controlli ma anche di informazioni. Cosa che le macchine non possono fare.

Però la vecchia amministrazione ha pensato più alle macchine che agli uomini, e anche la nuova – cifre alla mano – non è che stia puntando più di tanto sull’utilizzo di nuove figure professionali da inserire nell’organizzazione territoriale. E certo non può bastare utilizzare, peraltro impropriamente, qualche appartenente alle associazioni di volontariato per dire che il controllo della città sia migliorato.Insomma, la politica locale c’entra eccome nell’aumento degli episodi di malaffare, ma non ne farei una questione di colore politico. Fino a oggi destra e sinistra hanno dimostrato di non capire che il vero problema è il lavoro. Risolto quello, tutto il resto diventa più gestibile. Il Comune – conclude Russo D’Auria – può fare molto in questo senso, destinando le risorse che ha in possibilità di lavoro qualificato; non solo assumendo in proprio, ovviamente, ma creando le condizioni socio economiche per lo sviluppo della attività locali. cosa finora rimasta purtroppo solo negli slogan elettorali”.