Sala Umberto: a grande richiesta torna “Taxi a due Piazze”

3 maggio 2014 | 15:00
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Sala Umberto: a grande richiesta torna “Taxi a due Piazze”

Risate senza sosta con la coppia Gianluca Guidi- Giampiero Ingrassia

Il Faro on line – Per gli amanti della commedia brillante e moderna, il 9 maggio al Teatro Sala Umberto torna in scena uno dei testi europei più apprezzati dal pubblico negli ultimi venti anni: “Taxi a 2 piazze”. Ed è sempre sold out. Scritta da Ray Cooney, cofondatore del “Theatre of Laughter Company” con sede allo Shaftesbury Theatre di Londra, “Taxi a 2 piazze” continua ad affascinare e divertire gli spettatori di tutto il mondo.

Il motore della commedia che, al momento della sua prima apparizione nei teatri londinesi del West-End, aveva come titolo originale “Run for Your Wife” e la cui versione italiana è curata da Jaja Fiastri, ruota attorno alla storia di un tassista romano, sposato con Alice Rossi, residente in Piazza Irnerio 100 e di Mario Rossi, taxista, sposato con Barbara Rossi, residente in Piazza Risorgimento. Un curioso caso di omonimia, con tanto di professione identica? No! Il Rossi taxista è la stessa persona. Ha sposato Alice in chiesa e Barbara in comune 6 mesi dopo ed è quindi bigamo. Seguendo una precisa pianificazione di orari e turni di lavoro, e grazie al lavoro di entrambe le ignare mogli, Mario riesce per 2 anni a vivere nascondendo la verità. Tutto si complica quando, per salvare un’anziana signora da uno scippo, Mario riceve una brutta botta in testa che lo costringe, privo di sensi, al ricovero in ospedale. Al risveglio il taxista, ancora confuso, darà ad un infermiere 
l’indirizzo della prima moglie, e, ad un altro impiegato dell’ospedale quello della seconda. 

La denuncia arriverà quindi a due diversi commissariati di due diverse zone, che a loro volta si attiveranno mandando ad indagare due diversi ispettori. Anche la stampa fa la sua inviando a casa di Mario un fotografo che scatterà la foto che verrà pubblicata sulla copertina di Roma Sera. 
“Taxi a 2 piazze” è una pièce ad intrigo basata su situazioni paradossali ed esilaranti tipiche della migliore tradizione del teatro brillante inglese, dove le contraddizioni, le bugie, la suspense, gli equivoci, la parodia, il dialogo rapido e incisivo, i colpi di scena e i ritmi mozzafiato, sono studiati ad arte per ottenere straordinari effetti comici con grande divertimento del pubblico.

La commedia, per mantenere una raffinata agilità e divertente leggerezza, ha bisogno di registi e interpreti di prim’ordine, infatti, dietro l’organizzazione precisa dell’azione scenica si avverte pienamente la regia di Gianluca Guidi che si conferma un regista di grande sapienza costruttiva e l’ottimo cast, capeggiato dallo stesso Guidi, affiancato da uno straordinario Giampiero Ingrassia, e da interpreti di talento e di alto livello come Silvia Delfino, Bianca Maria Lelli, Antonio Pisu e Piero  di Blasio e la partecipazione straordinaria di Ninì Salerno che, con un affiatamento pazzesco 
in scena, reggono perfettamente i tempi indiavolati della rappresentazione, in cui è quasi 
impossibile riprendere fiato tante sono le battute fulminanti, tante sono le gag, tanto rapidamente si complica il castello di bugie innalzato dai protagonisti fino ad arrivare ad un finale inaspettato e sorprendente. E, visto che il successo di uno spettacolo è sempre frutto di un lavoro armonico e di squadra, mi piace citare tutti quelli che danno il loro contributo con grande professionalità dietro le quinte: a partire dal produttore, Gianluca Ramazzotti (anche ottimo attore); Nicola Cattaneo per le scene; Maria Grazia Santonocito per i costumi; Stefano Lattavo alle luci e Stefano Orsini alla direzione tecnica.
Donatella Gimigliano