Al Brancaccio “Signori… Le Pate’ De La Maison”

7 maggio 2014 | 22:20
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Al Brancaccio “Signori… Le Pate’ De La Maison”

Intervista a Massimiliano Giovannetti, attore, autore e regista

Il Faro on line  – Attore, autore, regista, elegante e autoironico Massimiliano Giovannetti è uno dei più apprezzati interpreti del panorama teatrale italiano con una carriera e un’esperienza quasi ventennale. Dall’8 maggio sarà in scena al Teatro Brancaccio nella commedia “Signori… Le Pate’ De La Maison” per la regia di Maurizio Micheli.

Massimiliano, attore, autore, anche aiuto regista, una carriera poliedrica la tua…
La parola carriera mi piace poco, implica un andamento ascensionale, mentre invece mi piace pensare ad un percorso che è fatto di salite, discese, risalite, brusche interruzioni, pause più o meno meditate. Non mi sono mai pensato unicamente attore od autore o regista, mi è sempre interessato il teatro come fatto espressivo sociale, antropologico. Non potevo non emulare l’esempio, con le dovute differenze ovviamente, del mio maestro Gigi Proietti, e di altri che ho amato e studiato, come gli indimenticabili Vittorio Gassman,  Giorgio Albertazzi,ma anche Carmelo Bene. Tutti loro non sono mai stati soltanto attori, ma artefici totali di tutti o la maggior parte dei loro spettacoli. Lo spettacolo che ho più amato è stato un testo di Luigi Magni, La santa sulla scopa, da me diretto qualche anno fa, con Sandra Collodel e Franca D’amato. Da attore mi ricordo con orgoglio il primo Romeo e Giulietta con la regia di Proietti in cui facevo frate Lorenzo, e L’Arte della Fuga di R. Garcia, diretto da Paolo Pasquini in cui interpretavo un pianista molto simile a Glenn Gould. Da autore è per me doveroso citare la mia collaborazione con l’amico Enrico Brignano. Ma non vorrei far torto a tutte la cose che ho fatto, alle quali mi sono dedicato sempre con passione e rigore. 

Ma, cosa ami di più fare?
Ho sempre cercato di pensarmi come un uomo di teatro. Poi non sono sufficientemente narcisista per permettermi di fare soltanto l’attore. Certo è che se dovessi scegliere farei esclusivamente delle regie, che credo sia la cosa che piace di più e mi riesce meglio. 

Debutti al Teatro Brancaccio nella pièce “Signori…le patè de la maison” per la regia di Maurizio Micheli, parlaci della commedia
La commedia in cui mi appresto a recitare al teatro Brancaccio è la versione italiana di una fortunatissima commedia francese, Le Prenome, scritta da Delaporte e Le Patelliere, da cui è stato tratto anche  un film. Una cena tra amici. Quando ricevetti la chiamata di Sabrina Ferilli ne fui onorato, conoscevo la commedia e avevo amato quel ruolo,  poi mi entusiasmava l’idea di recitare ancora con Sabrina e Maurizio Micheli, al quale mi legano amicizia e profonda ammirazione. Mi ricordai che sette anni fa, alla fine di una fortunata tournée con la commedia La Presidentessa, sempre con la coppia Micheli- Ferilli, Sabrina mi disse, salutandomi con un abbraccio, che nel suo prossimo lavoro teatrale mi avrebbe richiamato con sé. Beh, a distanza di sette anni l’ha fatto e per me questo ha un valore incommensurabile. La commedia è molto divertente e per nulla banale, anzi offre allo spettatore momenti di spasso e di tensione costanti. A noi attori invece regala la possibilità di stare tutti in scena dall’inizio alla fine con registri sempre differenti. Non posso dire altro perché toglierei ai lettori che volessero venire a vedere lo spettacolo il gusto di scoprire l’intreccio della commedia.

Parlaci del tuo ruolo…
Da attore mi piacciono le pièce dove il personaggio entra in scena un modo e ne esce trasformato. Marcello, il ruolo che interpreto, migliore amico della protagonista, è un uomo pacato, garbato, spesso silenzioso, ma che riesce a sorprendere proprio perché nessuno si aspetterebbe da uno come lui ciò che finirà per rivelare. Tutto si svolge durante una cena tra cognati ed amici, una normalissima serata come tante dove si scateneranno equivoci e rivelazioni sconcertanti.

Altri progetti in cantiere?
Con questo lavoro sarò in tour in giro per l’Italia anche nella stagione successiva. Nel frattempo ho diversi progetti. A fine mese tornerò in scena con Di nessun partito, uno spettacolo che ho tratto dagli scritti di Simone Weil, in cui dirigo Marta Scelli, una meravigliosa attrice che è anche la mia compagna di vita.

Sogni nel cassetto?
Il mio sogno nel cassetto è vivere in armonia e serenità nonostante faccia questo mestiere. Non è una battuta. Purtroppo ho notato che la maggior parte dei miei colleghi, anche molto bravi e fortunati, sono tutt’altro che felici. Si potrebbe scrivere un trattato sull’insoddisfazione degli artisti e su loro senso di caducità. Beh, io non lo voglio né scrivere né  rappresentarne una testimonianza.
Donatella Gimigliano

“Signori… Le Pate’ De La Maison”adattamento di Carlo Bucirosso e Sabrina Ferilli – Regia di Maurizio Micheli. Con Sabrina Ferilli, Maurizio Micheli,Pino Quartullo, Massimiliano Giovanetti, Claudia Federica Putrella, Liliana Oricchio Vallasciani.
Teatro Brancaccio dall’8 al 18 maggio.