Cellulite, come farci i conti

8 maggio 2014 | 00:49
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Cellulite, come farci i conti

Il Faro on line – Si veda o no, ce l’hanno quasi tutte. A causa di specifici recettori presenti nel corpo femminile, sui quali prevale l’azione di estrogeni, l’80% delle donne ha la cellulite. Classificabile come una vera e propria patologia, la cellulite, definita in termine medico ‘Pefs’ (Panniculopatiaedemato fibro sclerotica), e’ un difetto del microcircolo, ovvero della circolazione periferica. E non conta essere magre o grasse: la cellulite e’ talmente democratica che prima o poi bussa alla porta di ogni donna. Non bisogna disperare, pero’, perche’ alcuni macchinari all’avanguardia assicurano degli ottimi risultati perla sua eliminazione.

Per saperne di piu’ l’agenzia Dire ha intervistato Giovanna Baldari, consulente di medicina estetica presso il Gruppo Marilab.

La cellulite e’ una patologia diffusissima: ma e’ vero che colpisce tutte le donne? “Praticamente si’: la differenza sta solo nel fatto che alcune donne, non avendo avvallamenti visibili, credono di non averla e quindi non se ne preoccupano. In realta’ le percentuali parlano chiaro e sono anche piuttosto alte: per quanto riguarda la patologia, siamo nell’ordine dell’80%; per quanto concerne la gravita’, invece, si scende al 50-60%. Ma ci troviamo ancora di fronte a numeri molto alti se parliamo di quelle donne il cui tessuto tende a cedere, perdendo adesione e compattezza, per colpa di una mancata ossigenazione edi una cattiva nutrizione: in questo caso la percentuale e’ del70%”.

Quanti stadi di cellulite esistono? “Dal punto di vista della ‘gravita” la cellulite si puo’ dividere in 4 stadi. Il primo e’ lo stato edematoso, contraddistinto dalla stasi venosa e dal ristagno di liquidi interstiziali. In questo caso solo comprimendo la pelle o irrigidendo il muscolo si notano i primi segni tipici della ‘buccia d’arancia’. Nel secondo stadio, caratterizzato dal primo danno a livello cellulare, si sviluppa una fibrosi reattiva con formazione di piccoli noduli: e’ lo stadio fibroso. Il terzo stadio e’ associato alla presenza di noduli dolenti al tatto che vengono ‘ingabbiati’ dalle fibre di collagene indurite, provocando una riduzione dello scambio tra le cellule e impedendo il fisiologico processo di ossigenazione dei tessuti. La cellulite che raggiunge questo stadio viene definita sclerotica flaccida. Nel quarto stadio, l’aspetto a materasso della cute e’ particolarmente accentuato a causa della formazione di noduli piu’ voluminosi e della trazione effettuata delle fibre di collagene irrigidite, che comprimono le terminazioni nervose creando infossamenti nella cute e intaccando il sottocutaneo. Questo stadio di solito colpisce gli obesi gravi, con situazioni patologiche che non rientrano nell’ambito della medicina estetica e che richiedono un tipo di terapia diversa”.   

Si puo’ eliminare definitivamente la cellulite? “Questo non e’possibile, si puo’ trovare tutt’al piu’ il giusto compromesso. Fino al terzo stadio la cellulite e’ comunque reversibile, cioe’ curabile: dal terzo per esempio si puo’ passare al secondo, cosi’ come dal secondo al primo, anche se naturalmente dipende da persona a persona. Gia’ raggiungere il secondo stadio, pero’, significa che non si ha piu’ la scabrosita’ del tessuto almeno a livello visibile, cioe’ di avvallamenti, mentre rimane senz’altro un difetto del microcircolo, che pero’ e’ ancora gestibile e non arreca danni importanti a livello di tessuto. L’unico stadio irreversibile e’ il quarto, perche’ intacca tutto il sistema, sia quello circolatorio sia quello linfatico”.

Quali sono le cause che scatenano la cellulite? “Possono essere diverse, legate a fattori fisiologici piuttosto che dettati da uno stile di vita non virtuoso: cattiva alimentazione, poca idratazione, assenza di movimento. Rispetto all’attivita’ fisica, pero’, bisogna sottolineare una cosa: lasciata da sola non favorisce l’eliminazione della cellulite, ma funziona solo se associata ad altri comportamenti corretti”.   

È vero che la pillola contraccettiva fa aumentare la cellulite? “Piu’ che altro favorisce l’aumento di ritenzione idrica, poiche’ contiene un apporto di estrogeni e progesterone, cioe’ di ormoni. Ragion per cui, questa, se la persona ha gia’ difetti legati allo stile di vita, se e’ fumatrice, per esempio, se conduce una vita sedentaria, beve poco, mangia male, oppureassume troppi zuccheri o grassi, chiaramente la pillola diventa un’ulteriore aggravante”.   

Quali sono i rimedi? “Tutto cio’ che si fa in superficie, come i massaggi, ha un effetto molto blando. Cio’ non toglie, pero’, che se la cellulite e’ di tipo edematoso, un linfodrenaggio puo’ essere utile perche’ va a soddisfare la linfa aiutando la sua risalita e quindi la pulizia dell’indotto. Per il resto, quandosi parla di massaggi snellenti o riducenti, questo non corrisponde a verita’: la cellula adiposa e’ troppo in profondita’ e la manualita’ non permette lo scioglimento della stessa”.

Quanto ai macchinari, hanno piu’ efficacia rispetto ai massaggi? “L’unico macchinario di pertinenza estetica veramente efficace e’ la pressoterapia. L’estetica non ha risorse importanti per quanto concerne la patologia che, in quanto tale, e’ di pertinenza medica”.   

Quindi e’ preferibile rivolgersi ad un centro medico piuttosto che all’estetista? “Essendo la cellulite un’alterazione del microcircolo e quindi, ripeto, una patologia, e’ fortemente consigliato rivolgersi a un centro medico. Tutti gli altri rimedi rappresentano solo dei palliativi e non delle vere e proprie terapie”.

Terapie all’avanguardia per chi vuole combattere la cellulite: ce ne sono? “Assolutamente si’. Il Gruppo Marilab, per esempio, lancera’ proprio in questi giorni una metodica funzionale di pertinenza medica davvero all’avanguardia. Si chiama Smoothshapes« ed e’ un’apparecchiatura americana che si avvale ditre punti di energia: laser, luce pulsata e vacuum. La novita’ e’ che la luce pulsata e il laser sono tarati ad una lunghezza d’onda (di 915 nanometri) specifica per quelle che sono le caratteristiche della lipocita, che consente di dialogare direttamente con la cellula adiposa. Con letteratura scientifica alla mano, si e’ visto che a 950 nanometri la cellula adiposa puo’ essere aggredita in termini di liquefazione del grasso in eccesso. Quindi il successo e’ assicurato”.   

Quante sedute di Smoothshapes occorrono mediamente e quali sono i costi? “Un protocollo si avvale di 8/10 sedute, mentre per quanto riguarda i costi noi stiamo facendo delle promozioni: anziche’ 120 euro a seduta, il costo promozionale e’ di soli 80 euro. Per chi volesse provare il macchinario, il Gruppo Marilab ha organizzato, presso la sua sede di via Caffaro (Roma – zona Garbatella), un open-day il prossimo 12, 13 e 14 maggio, per presentare ai clienti questa nuova metodica. La terapia, ci tengo a sottolineare, e’ assolutamente indolore e il calore che va a sprigionare e’ molto piacevole. Posso assicurare che i risultati sono visibili gia’ dalle prime sedute, perche’ le tre energie danno origine ad un’ossigenazione del tessuto che porta ad una riduzione sensibile del volume. Tale metodica e’ indicata per tutte le donne, anche per quelle che non hanno ‘buccia d’arancia’, ma magari solo un po’ di atonia: in questo caso, si tratta di un rassodante per eccellenza”.