Per “inderogabili necessità” trombati e parenti trovano posto in Comune

12 maggio 2014 | 04:27
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Per “inderogabili necessità” trombati e parenti trovano posto in Comune

Nuova raffica di contratti di staff

Il Faro on line (Appunti di viaggio) – “Inderogabile necessità di individuare idonee figure professionali alle quali affidare il compito di coadiuvare gli organi politici dell’ente”. E’ uno dei passaggi della delibera 51 datata 22 aprile 2014 con la quale il Comune ha deciso una nuova informata di contratti di staff, oltre quelle già fatta con la delibera di giunta n.67 del 2013. Analizziamo: “Inderogabili necessità”, cioè un’esigenza della quale proprio non si può fare a meno. “Idonee figure professionali”, cioè curriculum all’altezza per ottenere incarichi all’interno del Comune che nessun dipendente avrebbe potuto fare ugualmente. Due condizioni che, in un momento di spending review, vanno valutare attentamente prima di spendere soldi pubblici, cioè di tutti i cittadini.

Poi  arrivi a Fiumicino, e scopri che dentro al Comune ci sono finiti candidati trombati nella coalizione che ha vinto le elezioni e parenti (o quasi parenti) di consiglieri comunali e/o assessori. Che questo sia lecito sotto il punto di vista amministrativo e legale non equivale a ritenere l’operazione opportuna. Che questo sia stato un modus operandi anche delle precedenti amministrazioni di centrodestra non è una scusante, è un’aggravante. Per due motivi. Il primo è che essendo al governo il centrosinistra che fa della moralizzazione della cosa pubblica un punto cardine della propria azione, ed avendo in passato criticato aspramente l’inserimento in staff di persone vicine a chi sta nel Palazzo (per evidenti motivi di correttezza istituzionale e di rispetto verso l’elettorato tutto) non ci si aspetta che proprio il centrosinistra faccia le stesse cose; il secondo motivo è che oggi come oggi non solo le casse comunali ma l’intera società vive un periodo di magra, e dunque ogni singolo centesimo speso pesa se possibile molto più di prima.

Dunque fa riflettere che, a distanza di qualche tempo, diventi “inderogabile necessità” mettere dentro l’Amministrazione, a spese della collettività, chi ha preso 37 voti, chi 52, chi 235. Una lista che potrebbe continuare, soprattutto se allargata a parenti o persone familiarmente vicine all’entourage di centrosinistra. Una peculiarità tutta italiana, e che accomuna in maniera bipartisan centrodestra e centrosinistra, ma non per questo non va evidenziata ogni volta.

Un’ultima sottolineatura. Arriverà da Roma una persona che aiuterà il sindaco probabilmente in qualità di autista. Nulla da eccepire sulla persona, ma con tanti giovani  di Fiumicino senza lavoro c’era proprio bisogno di chiamare qualcuno dalla Capitale?
Angelo Perfetti

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I commenti

Assolutamente d’accordo con il contenuto dell’articolo….. Sindaco rifletta
Giovanni Torelli

Poco importa a chi l’immondizia gestisce, che i cittadini poi siano costretti a mangiare immondizia! Poco importa a chi ha promesso strade pulite e continua a far passare la spazzatrice sempre sulla stessa strada (via Portuense spalle Comune)! Poco importa a chi ha promesso: i giovani della città devono lavorare e poi accoglie la pletora menzionata dall’articolo! Poco importa che le strade della città si siano allagate e piene di buche! Poco importa che i furti e le rapine siano aumentati……………….poco importa! Le elezioni hanno cambiato la bandierina sul tetto, ora tocca a loro e allora poco importa: assalto alla diligenza!  
Paolo Alviani

Il sindaco Montino dice che non ci sono i soldi per l’assistenza indiretta dei disabili gravi e per questo ha ridotto drasticamente il servizio gettando nella disperazione tante famiglie del territorio… Intanto, a conferma di quanto letto nell’articolo, ho avuto modo di contare, presso la segreteria del sindaco, più di quattro segretarie e altri assistenti “diretti”: forse anche Montino ha dei problemi e non ce ne siamo accorti?
Luigi Giuliani

Auguri ai nuovi aiutanti e lode a chi li ha scelti. All’improvviso, ci si può fermare, perché arrivano altri.
Patrizia Cascioli

Concordo totalmente con le sue considerazioni. Mi duole assistere alla saga delle promesse disattese, ma quando si tratta di interessi personali o dei propri amici allora i fatti si fanno. Mi duole assistere alla prona sottomissione della nostra cittadinanza. Nel mentre continuiamo a fare la fila al ponte, ad aspettare il porto turistico, ad attendere il lavoro per i nostri giovani “di Fiumicino” e rimaniamo in attesa delle tante altre belle promesse elettorali. Dopo un anno: che pena! E intanto il nostro comune muore.
Luciano Cesari