Amministrative Orte, le risposte di Carlodalatri (M5S)

14 maggio 2014 | 20:34
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Amministrative Orte, le risposte di Carlodalatri (M5S)

Il Faro on line – Il candidato a sindaco del Movimento 5 Stelle di Orte, Lucas Maria Carlodalatri risponde a dieci domande in vista delle elezioni.

1) Perché ha deciso di candidarsi alla carica di Sindaco di Orte?
“Volevo impegnarmi in modo concreto per la città in cui ho scelto di vivere. Il Movimento 5 Stelle mi ha dato fiducia e l’unico modo che ho per non deluderlo è quello di portare avanti questa avventura con onestà e determinazione”.

2) Ci descriva la sua visione del panorama politico ortano, che ha portato alla formazione di quattro liste?
“Penso che il panorama politico ortano sia rappresentativo in piccolo di ciò che vediamo a livello nazionale. Le vecchie alleanze ripropongono sempre le stesse idee mettendoci davanti la parola ‘nuovo’ che poi, adesso, è diventata di moda… quel che colpisce è la ripetitività del rituale: lo scambio dei voti, la distribuzione degli assessorati secondo logiche partitocratiche, le deleghe affidate secondo il principio del peso economico e non dell’omogeneità di materia… insomma troviamo tutto quello che conosciamo bene. Tutto questo insieme alla solita promessa: quella di una futura opera pubblica, che non prenderà mai forma. E a Orte? Abbiamo tre liste più una. Tre che rispondono alle solite logiche e che, osservandole dall’esterno, sono molto simili l’una all’altra anche nei programmi,. Semplicemente non si sono riuscite ad accordare sennò avremmo avuto un’unica lista anti Quadrifoglio con al suo interno pezzi del Quadrifoglio stesso. Poi ci siamo noi puntiamo alla trasparenza e alla concretezza del nostro programma in una dimensione partecipata con il cittadino”.

3) Quale è la qualità migliore della lista di cui è alla guida?
“La collegialità”.

4) Se dovesse indicare un punto del programma per cui ritiene di differenziarsi in positivo rispetto agli altri, quale indicherebbe?
“Il rispetto del territorio. Dove per territorio dobbiamo intendere non solo la campagna, ma anche le aree abitate. E’ evidente che la particolare distribuzione delle realtà abitative del nostro comune è un problema affrontato con scarso successo dalle passate amministrazioni ma, siamo pronti a rimboccarci le maniche. Rispetto del territorio vuol dire superare il concetto di Orte dormitorio e riavvicinare i cittadini alla propria città, al proprio fiume, alla propria campagna”.

5) Cos’è per lei il Quadrifoglio?
“Una formazione politica che ha dato tutto quello che aveva da dare, che ha perso degli elementi che erano benvoluti dalla cittadinanza… e pure qualche petalo. Se ha fatto bene o male? Non mi interessa, a mio avviso ha un idea di sviluppo sorpassata e affidargli la città vorrebbe dire bloccarla ulteriormente. Il solo fatto che siano là da 10 anni è già sbagliato. A nessuno dovrebbe essere permesso di amministrare per così tanto tempo una realtà complessa come Orte. Il rischio è di perdere l’imparzialità e fare nascere sospetti. Sono dell’idea che l’alternanza, il ricambio generazionale, le facce nuove non debbano rimanere dei concetti astratti ma divenire la regola”.

6) Cos’è per lei il Movimento 5 Stelle?
“A questa domanda desidero rispondere non solo a nome mio ma anche a quello di tutti degli altri attivisti che ben prima di conoscermi avevano già posto le basi di questa avventura. Il Movimento 5 Stelle non è altro che la forma con cui si manifesta in politica la voglia di cittadini volenterosi di migliorare la qualità della vita del proprio paese. A noi nessuno a promesso nulla, siamo volontari, non ci hanno dovuti chiamare, blandire, ci siamo messi in gioco perché vogliamo migliorare le cose. Non accettiamo alleanze con nessuno e siamo l’unica formazione che si presenta con il proprio nome, senza nasconderci dentro liste di vario genere. Non abbiamo interessi di bottega, non siamo legati a nessuno e la gente se ne sta rendendo conto, per questo siamo ottimisti sull’esito delle votazioni. Sia per il Parlamento Europeo sia per le Comunali, noi vogliamo dare il massimo con onestà e rispetto”.

7) Cosa significa per lei “rinnovamento della politica”?
“Sembrerà assurdo, ma per me basterebbe ritrovare la correttezza e la rettitudine dei nostri nonni, la loro attenzione al bene pubblico, proprio perché di tutti. Detto questo penso che oggi rinnovamento della politica voglia dire, innanzitutto, un nuovo modo dei cittadini di proporsi senza più deleghe in bianco. I cittadini non sono né somari ne scolaretti, vogliono partecipare. Ma per farlo devono poter verificare le attività degli amministratori. Rinnovamento della politica è porre le basi per la condivisione del processo decisionale, studiando modalità di maggiore coinvolgimento popolare”.

8) Sondando il terreno tra la cittadinanza in vista delle prossime elezioni, abbiamo riscontrato una certa dose di malcontento e la previsione è che la quota di astensionismo potrebbe salire. Per quale motivo secondo lei?
“Come dicevo prima, a forza di vedere sempre le stesse facce i cittadini si sono allontanati dalla politica. Spero comunque che esercitino il proprio diritto di voto e facciano una scelta ragionata e di fiducia sul proprio futuro”.

9) Come vede Orte tra cinque anni?
“Connessa a internet, inserita in un circuito turistico legato al verde, al fiume, alle terme, con un Interporto funzionante, con una viabilità migliorata, con un contenzioso ridotto, con un’area artigianale avviata, bene amministrata e soprattutto più amata dai suoi cittadini”.

10) In conclusione: perché i cittadini dovrebbero votare la sua lista?
“Perché le nostre idee, nelle città che amministriamo, stanno producendo risparmi e sviluppo”.