Rendiconto di Bilancio promozione a pieni votiā€¦ con polemiche

16 maggio 2014 | 15:49
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Rendiconto di Bilancio promozione a pieni votiā€¦ con polemiche

Il vicesindaco Zito: ā€œRisultato possibile solo grazie al sacrificio dei cittadini, normativa tutta da rifareā€

Il Faro on line ā€“ Nella seduta del Consiglio comunale di LunedƬ 19 maggio, lā€™Amministrazione comunale di Cerveteri ĆØ chiamata ad illustrare alla cittadinanza le proprie proposte sul tema della Imposta Unica Comunale, meglio conosciuta come IUC.
ā€œAbbiamo fatto un enorme, complesso e faticoso lavoro ā€“ ha detto Giuseppe Zito, Vicesindaco a Assessore alla Programmazione del Comune di Cerveteri ā€“ per adeguarci allā€™ennesima normativa dettata dal Governo in tema di pressione fiscale. Mi risparmio di ribadire le solite, ma sempre piĆ¹ aspre, critiche nei confronti di una situazione che appare sotto ogni punto di vista ridicola: tanto per la condizione di estrema incertezza di cui tutti noi, Cittadini e Amministratori, siamo vittime, sia per il ruolo sempre piĆ¹ marginale riservato ai Comuni nelle scelte in materia fiscale. Tuttavia, i regolamenti e le aliquote che presenteremo lunedƬ rappresentano lā€™esito di un lavoro eccellentemente portato avanti grazie alla collaborazione degli Uffici comunali e con la condivisione della Maggioranza. Un lavoro che mette in campo tre principi fondamentali: non far pagare ai cittadini piĆ¹ di quanto pagavano con il vecchio sistema IMU; garantire il diritto allā€™abitare; difendere e non tagliare i servizi che giĆ  sono in equilibrio precarioā€.
Nellā€™ultima seduta del Consiglio comunale (lunedƬ 5 maggio) lā€™Amministrazione ha presentato il Rendiconto della gestione finanziaria per lā€™anno 2013, dove viene confermata la soliditĆ  della finanze del Comune, con un corposo avanzo di amministrazione, seppur in parte vincolato, e nessun debito fuori bilancio.
In Aula ha relazionato il Vicesindaco Giuseppe Zito: ā€œRiguardo le limitazioni di spesa, e quindi lā€™impossibilitĆ  di avviare le opere pubbliche di cui la cittĆ  necessitĆ , abbiamo giĆ  lanciato piĆ¹ volte lā€™allarme. SarĆ  bene far sapere ai Cittadini che il Governo non solo scarica sulle Amministrazioni Locali lā€™incombenza di alzare la pressione fiscale ma continua a mantenere assurdi artefici contabili al fine di assicurarsi lā€™invarianza del proprio gettito. Nel 2013 il gettito IMU ĆØ passato dagli 8,5 milioni di euro del 2012 ai 6,5 milioni di euro, con una perdita secca di 2 milioni di euro. Inoltre, a fronte dei 12,7 milioni di IMU versati dai cittadini del comune di Cerveteri, lo Stato ha trattenuto 6,1 miilioni di euro per alimentare il fondo di solidarietĆ  comunale 2013: un escamotage per ridistribuire ad altri Comuni, che spesso hanno finanze molto meno solide del nostro, risorse dei nostri cittadiniā€.
ā€œCiĆ² che desta piĆ¹ preoccupazione ā€“ ha commentato Giuseppe Zito ā€“ ĆØ che lo Stato recupera direttamente e forzatamente le somme di sua spettanza, e lascia al Comune lā€™onere di recuperare le evasioni fiscali. ƈ chiaro che con il passare del tempo queste norme influiranno in modo assolutamente negativo non solo sulla competenza finanziaria dei Comuni, che ci impone delle scelte obbligate in materia fiscale, ma anche sulle possibilitĆ  di cassaā€.
ā€œI cittadini fanno giĆ  estrema fatica a pagare le tasse e anche la nuova IUC va nella direzione di chiedere ai Sindaci di sottrarre risorse ai cittadini non per garantire i servizi ma per coprire i tagli. La situazione degli Enti locali ĆØ drammatica. In moltissimi comuni non si riescono piĆ¹ a garantire neanche i servizi essenziali. ƈ tempo che lo Stato restituisca dignitĆ  agli Enti Locali. ƈ dai Comuni che puĆ² ripartire lā€™economia, ĆØ dai Comuni che si ricostruisce il tessuto democratico e che si riconquista la fiducia dei cittadini nelle istituzioni. I sindaci dā€™Italia sono oggi relegati al ruolo di liquidatori fallimentari, senza alcuna capacitĆ  di spesa, ma costretti a fare gli esattori delle tasse per conto dello Stato. ƈ evidente a tutti che il problema della finanza pubblica sta altrove, serve il coraggio di far pagare la crisi a chi lā€™ha prodotta perchĆ© i cittadini non ne possono piĆ¹!ā€.