“Caso mense, decisione assurda”

21 maggio 2014 | 18:22
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“Caso mense, decisione assurda”

Maniscalco: “Questo avviene in una scuola pubblica che dovrebbe garantire il principio di eguaglianza tra tutti gli alunni”

Il Faro on line – Abbiamo appreso con sgomento e rabbia la decisione presa dell’Amministrazione guidata dal Sindaco grillino Fabio Fucci di prevedere nel Bando di Gara per l’affidamento dell’appalto delle mense scolastiche, per il periodo settembre 2014 – luglio 2017, due menù differenti sia nel prezzo sia nel contenuto.
Infatti, all’articolo 1 del capitolato speciale di appalto viene specificato il prezzo posto a base di gara per quello che è definito “menù completo”, pari a euro 4,44 e il prezzo posto a base di gara per quello che viene invece definito “menù ridotto”, pari a euro 4,00; negli articoli 35 e 38 dello stesso è poi precisato il contenuto diverso dei due menù: il menù completo comprende il dolce mentre il menù ridotto ne risulta privo. Incredibile ma vero, l’assenza del dolce dal pasto giustifica così la diversità di prezzo dei due diversi menù e, di fatto, crea una discriminazione tra bambini; a quelli abbienti viene servito il dolce, mentre ai poveri gli tocca stare a guardare!
Questo avviene in una scuola pubblica che dovrebbe garantire il principio di eguaglianza tra tutti gli alunni. Invece questa Amministrazione, 5 Stelle, vuole una scuola classista, basata su principi di razzismo e differenza di classe sociale. Ci hanno riferito gli insegnanti che a pranzo i bambini l’unica cosa che aspettano è proprio il dolce o il gelato a fine pasto, vorremmo che in quel momento fossero presenti il Sindaco e i suoi degni colleghi per rendersi conto della reazione dei bambini quando poi il gelato o il dolce arrivano a tavola soltanto per alcuni, mentre altri devono restare a guardare. Vergogna! Pomezia è stata da sempre una città accogliente e tollerante dove queste scelte discriminatorie non sono state mai fatte, ma neanche immaginate. L’Associazione “Pomezia Riparte Adesso!” è convinta che tale Bando di Gara è discriminatorio, razzista e classista perché, a nostro avviso, fa un’odiosa differenza tra bambini, basata prevalentemente sulle capacità economiche delle rispettive famiglie. Per la dignità stessa di questa Città la nostra Associazione si impegna fin da ora a portare avanti tutte le iniziative atte a impedire questa inverosimile decisone incivile ed aberrante che colpisce soprattutto i nostri bambini meno abbienti.
E’ compito delle Istituzioni valutare a priori le decisioni e le scelte politiche da prendere stando molto attenti all’impatto sociale e psicologico che queste hanno sulla comunità cittadina, ed in questo caso particolare sull’impatto che hanno nella psicologia e la formazione dei bambini delle nostre scuole, scelte che non sempre possono coincidere con la logica dei numeri.

Antonio Maniscalco
Associazione “Pomezia Riparte Adesso!”