Il passo carrabile obbliga anche il proprietario di casa

28 maggio 2014 | 18:07
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Il passo carrabile obbliga anche il proprietario di casa

Il Faro on line – Tempo fa ci siamo occupati dei “Passi Carrabili” dando particolare risalto al comportamento scorretto di molti automobilisti, lesivo del diritto dei concessionari di fruire di un servizio per il quale pagano. Oggi per una sorta di quella che va sotto il nome di “par condicio” – che potremmo riassumere nel detto popolare “’na botta ar cerchio e una a la botte” – vorremmo spendere due parole per un’altra scorrettezza, stavolta posta in essere dagli stessi concessionari.

Capita talvolta, cha passando davanti ad un passo carrabile, gli agenti preposti alle funzioni di polizia stradale urbana (quasi sempre e solo i Vigili Urbani), verificando la sosta di un veicolo, applichino la sanzione prevista dalla lettera “a” del 2° comma dell’articolo 158 del Codice della Strada e il caso vuole che il proprietario della vettura in questione sia proprio il titolare della concessione del passo carrabile – spesso i trasgressori delle norme del Codice della Strada sono accomunati da due caratteristiche: una particolare “sordità” che sembra renderli indifferenti ai fischi spesso reiterati degli agenti (peraltro “non dovuti”!), da una parte, ma che viene compensata da una vista eccezionale che li spinge ad intervenire appena i Vigili, presi penna e blocchetto, cominciano a scrivere – e la prima battuta che questi signori proferiscono, è: “Guardi che il passo carrabile è mio!”.

Tale battuta, detta spesso con quella “grazia e delicatezza” tipica delle espressioni dialettali, spingerebbe talvolta a rispondere, con la stessa grazia e delicatezza: “Quanno te lo compri!”. Scambio di battute e scherzi a parte, la cosa nasce da un equivoco di fondo, causato spesso dall’ignoranza della norma, unita all’arroganza tipica (e ahimé, troppo diffusa) di certi personaggi, convinti di essere sempre i più dritti e in realtà sempre i più…. Il cancello di entrata/uscita dei veicoli, facente parte della recinzione della proprietà, indica appunto, che la proprietà è all’interno dello stesso, mentre fuori dal cancello, anche quella porzione di marciapiede è “suolo pubblico”.

La “concessione di passo carrabile” non significa annettere l’area antistante il cancello alla proprietà, bensì concedere il diritto a che quell’area rimanga sgombra di veicoli o altro che possa intralciare il passaggio delle vettura autorizzate; questo diritto si esprime attraverso il divieto di lasciare le auto in sosta allo sbocco del passo carrabile, divieto che, previsto dalla legge (il Codice della Strada, lo ricordiamo, è una legge dello Stato), è valido “erga omnes”, quindi anche nei confronti del concessionario.E‘ purtroppo un malcostume tipico di molti, quello di trovare sempre tutte le scuse possibili e immaginabili per giustificare propri comportamenti lesivi dei diritti altrui, salvo essere estremamente intransigenti con chi magari corre solo il rischio di comprimere i loro. Ancora una volta, se si riuscisse a capire, ma soprattutto ad accettare che non si può pretendere rispetto per sé senza averne per gli altri, si compirebbe un notevole passo avanti verso una tanto agognata quanto ancora lontana convivenza civile.
Paolo Boncompagni