A picconate contro la centralina di corrente del Centro per l’Impiego

29 maggio 2014 | 18:13
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A picconate contro la centralina di corrente del Centro per l’Impiego

Un atto vandalico blocca l’ufficio di collocamento. Rimandate a casa tutte le persone in fila tra l’indifferenza di Acea e delle istituzioni

Il Faro on line – E’ il paradigma di questa Italia che non funziona: se sei in un periodo “sfigato”, senza lavoro, attraversi un momento di difficoltà, a parole sono tutti bravi, nei fatti non ti si fila  nessuno. Ciò che è accaduto stamattina a Ostia ne è la riprova. Più che una notizia è una storia, di quelle che fa male raccontare, eppure di quelle che dobbiamo guardare in faccia per capire come mai ci siamo ridotti come siamo. Ore 7,30, si cominciano a radunare davanti al Centro per l’Impiego di via Baffigo 145 persone provenienti non solo da Ostia ma da tutte le zone di riferimento e di competenza dell’ufficio. Per qualcuno è un bel viaggio, ma si deve fare per ottenere la cassa integrazione, la disoccupazione o per cercare un qualsiasi posto di lavoro.

Una sorta di viaggio della speranza, che a metà mattinata si è infranto contro la burocrazia, l’indifferenza, la disperazione. Un gruppetto di giovani ha iniziato a prendere a picconate le centraline della corrente e i pali della luce distanti circa 150 metri dall’ufficio e sistemati in quello che da meraviglioso punto di aggregazione giovanile com’era lo skate-park si è trasformato in un’area abbandonata posta sotto sequestro, senza alcun controllo. E si vede. Infatti con grande tranquillità il gruppetto ha provato presumibilmente a rubare il rame per poi rivenderlo, provocando però un corto circuito che ha mandato in black out l’intera centralina e per poco non ha rischiato di lasciare sul posto fulminato uno dei giovinastri.

Fatto sta che tutto è andato in tilt, compreso l’ufficio del Centro per l’Impiego. Inutile l’intervento della polizia intorno alle 11,30; inutili le segnalazioni all’Acea (“Non l’abbiamo provocato noi il guasto” si sono sentiti rispondere al telefono, dunque niente fretta per la riparazione…). Alla facia dell’attenzione ai più deboli, dell’agenda sul lavoro e del jobs act. Renzi qui non c’entra nulla, ovviamente, ma c’entra il sistema Italia. Adesso vedremo quanto tempo l’Acea ci metterà a riparare questo guasto del quale ovviamente non ha responsabilità, ma per il quale deve avere una sensibilità particolare nel ripristinare immediatamente la situazione. C’è gente disperata, se qualcuno l’avesse dimenticato…
Angelo Perfetti