Ground Care ha dichiarato il fallimento dell’azienda dal Tribunale di Civitavecchia

31 maggio 2014 | 15:00
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Ground Care ha dichiarato il fallimento dell’azienda dal Tribunale di Civitavecchia

Cristian Terrevoli, Presidente del Movimento Progetto Tricolore: ” La vergogna di chi oggi ha il coraggio di dichiarare vittoria ad una tornata elettorale o di chi si lecca le ferite di una sconfitta è poca cosa rispetto a un’emergenza sociale senza precedenti a Fiumicino”

Il Faro on line – A poco sono serviti gli appelli e le dichiarazioni sui rischi e pericoli  della  vertenza Ground Care spa società di Handling operante sullo scalo di Fiumicino. Il 28 Maggio 2014 il tribunale di Civitavecchia ha dichiarato fallita la più grande realta di  servizi a terra di Fiumicino con quasi 900 dipendenti al seguito ,disponendo l’esercizio provvisorio dell’impresa per la durata di un  mese. “La tensione all’interno dello scalo – spiega Cristian Terrevoli, Presidente del Movimento Progetto Tricolore – è altissima e questa è alimentata dal rischio concreto di vedersi privati degli stipendi che sono in mano ormai al curatore fallimentare nominato. E’ una vergogna ed è ancor più vergognoso l’atteggiamento di chi fino a ieri ha sfruttato il tema dell’aeroporto per fini elettorali illudendo la gente e i lavoratori che ogni giorno si guadagnano la pagnotta con  sacrifici ed incertezze facendo credere che le istituzioni sono presenti ed attive. 

Rimango incredulo nel notare l’indifferenza del comune di Fiumicino rispetto a una  problematica che vede coinvolte 900 famiglie ma ciò che colpisce è vedere il nulla soprattutto dopo il consiglio straordinario del 4 aprile 2014 che ha visto partecipare le organizzazioni sindacali di categoria, Enac e la giunta comunale. Penso che non ci siano molte parole da dire , ormai il gioco è fatto . La vergogna di chi oggi ha il coraggio di dichiarare vittoria ad una tornata elettorale o di chi si lecca le ferite di una sconfitta è poca cosa rispetto a un’emergenza sociale senza precedenti a Fiumicino  attinente  ad un territorio che dell’aeroporto ne fa il suo traino. 

Penso – conclude Terrevoli – che l’opinione pubblica  debba  rendersi conto non solo di un fallimento di un azienda con 900 dipendenti ma di un fallimento di una classe politica che deve andare a casa  perchè non rappresentativa delle istanze della gente e delle imprese”.