Il coraggio di metterci la faccia

2 giugno 2014 | 04:28
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Il coraggio di metterci la faccia

Dai social network ai comunicati stampa si moltiplicano i “fake”. E il confronto diventa sempre più povero

Il Faro on line – Forse sarà colpa dei social network, che ci hanno abituati non solo a parlare tutti su tutto, spesso senza avere nemmeno bene idea di quale sia l’argomento, ma ci hanno consentito di creare mille identità, quella vera, quella verosimile e quella falsa, da utilizzare di volta in volta con disinvoltura sia che si intervenga sulla politica sia che si parli di storie personali. E così, da un po’ di tempo, ho notato che anche i comunicati stampa – che servono a rappresentare il pensiero di qualcuno – piano piano sono diventati impersonali, indefiniti, a volte con intestazioni improbabili. Una deriva alla quale bisogna mettere un freno, per rispetto dei lettori di un quotidiano ma ancor più per rispetto di chi, dalle parole riportate sul giornale, potrebbe averne un riscontro diretto. Accade con la politica, per cui ora ci si ritrova spesso a pubblicare notizie del Gruppo consiliare X senza però che in calce ci sia un nome di riferimento, un nome che si assuma la responsabilità di ciò che si dice, vero o falso che sia. E non vale il discorso che ci siano più persone che vogliono dire la stessa cosa: se il pensiero è comune si elegga un rappresentante che parla a nome degli altri, altrimenti – se il gruppo è meno omogeneo – ci siano pure tutte le firme di tutti.

Un discorso che non riguarda solo la politica. Spesso i Comitati di quartiere piuttosto che le associazioni culturali innescano polemiche con un comunicato generico, non firmato né dal presidente né dal legale rappresentante. Un modo per lanciare il sasso e nascondere la mano.Da queste colonne ho preso spesso posizioni scomode, antipatiche, irriverenti, pesanti, pericolose a seconda del punto di vista da cui si leggevano. Ma ci ho sempre messo la firma, cioè la faccia. C’è chi mi ha contestato aspramente, chi pensa di sapere tutto e va dicendo in giro enormi stupidaggini, chi mi applaude: nell’un caso e nell’altro sanno bene nome e cognome di chi parla. Ed è il primo passo per essere credibili.Per questo, pur senza voler fare censure preventive e vietare tout court l’ingresso in pagina di prese di posizione di non meglio identificati “gruppi” (i censori, da giornalisti, ci fanno venire un brivido lungo la schiena), invitiamo tutti coloro che vogliono utilizzare Il Faro on line per divulgare ciò che gli sta a cuore a raccogliere questo invito e mandarci comunicati firmati da qualcuno, da un responsabile, da una persona vera.

E’ una forma di rispetto verso la nostra testata, verso i lettori, verso la società. Così come non pubblichiamo lettere non firmate nelle quali magari si critica l’operato di qualcun altro, ci piacerebbe – per il principio di reciprocità – che anche chi rappresenta qualcun altro lo faccia a volto scoperto. Eviteremo sospetti e veleni dei quali davvero non si sente il bisogno. Grazie.
Angelo Perfetti

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