Barbara Bacci, tra televisione e cinema

3 giugno 2014 | 14:50
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Barbara Bacci, tra televisione e cinema

In Tv torna alla conduzione della II edizione di “Medeor”, un programma itinerante sulla salute e 
benessere diretto da Antonio Centomani, in onda sul Canale Italia 136 e su Sky canale 913

Il Faro on line – Barbara Bacci nasce a Ravenna, dove inizia giovanissima gli studi di danza classica. Sviluppa una carriera di danzatrice professionista che la porterà in Nord-America. Ed è a New York che intraprende gli studi di recitazione in varie scuole, fra le quali il rinomato “Studio Dante”. Acquisita la cittadinanza canadese, contemporaneamente alla carriera di ballerina debutta nel cinema in varie produzioni sia canadesi che americane. In Tv torna alla conduzione della II edizione di “Medeor”, un programma itinerante sulla salute e benessere diretto da Antonio Centomani, in onda sul Canale Italia 136 e su Sky canale 913. 

Barbara, da qualche settimana hai ripreso la conduzione del programma di medicina Medeor, quali sono le finalità?
Principalmente quelle di affrontare i temi della salute e della medicina in modo chiaro e accessibile. Questo grazie alla disponibilità dei medici intervistati, utilizzando anche i suggerimenti dei telespettatori sia attraverso le interviste svolte in tutta Italia sia grazie alle e-mails che riceviamo”.

Ma tu non sei solo una conduttrice, sei anche una valida attrice. Quali sono i progetti a cui hai lavorato e ai quali sei più legata?
“Premetto che sono tornata in Italia da qualche anno, quindi la maggior parte della mia carriera si è svolta in Canada dove ho vissuto per oltre vent’anni. Per quanto riguarda i lavori a cui sono più legata devo nominare TLN NETWORK di Toronto, una rete televisiva per cui ho lavorato tanti anni come conduttrice di diversi programmi. Come attrice invece, oltre ad alcuni telefilm americani a cui ho partecipato, le esperienze che ricordo con piacere sono state quelle con George Clooney (Confessions of a dangerous mind), Paolo Virzì (My name is Tanino) e Elza Kephart (Graveyard Alive)”.

Hai avuto anche un ruolo importante nel film “L’Aquilone di Claudio” per la regia di Antonio Centomani. Cosa racconta? Descrivici il tuo ruolo…
“L’Aquilone di Claudio è un film a carattere sociale e tratta un tema molto delicato riguardante una grave invalidità purtroppo non ancora debellata, l’atassia. Un film a tinte forti visto anche che il portatore di handicap è un bambino. Io sono Lucilla, un ex modella che vive una vita frivola e superficiale, uno dei personaggi chiave del film perché rappresenta il razzismo nei confronti di chi è portatore di handicap e con tutto quello che non fa parte del suo mondo basato sull’immagine e sul glamour. Per me è stato un personaggio molto interessante da interpretare dal punto di vista attoriale”.

Adesso in tv , domani?
“Mi hanno proposto un nuovo format a carattere itinerante a cui terrei molto visto che si parla 
dei rapporti dell’Italia con l’estero. Per quanto riguarda il cinema, ho avuto un’offerta per un 
cortometraggio riguardante il delicato tema dell’adozione e che costituirà l’opera prima di Agnese 
Rizzello”.
Donatella Gimigliano