Formia: Degas, il ritratto ritrovato

7 giugno 2014 | 16:52
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Formia: Degas, il ritratto ritrovato

Sta riscuotendo ampi consensi il ritrovamento di un quadro di Degas raffigurante una donna di Mola di Gaeta con i costumi dā€™epoca

Il Faro on line ā€“ Formia ha sempre vantato una serie molto illustre di viaggiatori che si sono fermati sulle sue sponde per decantarne le bellezze, o per dipingerne i tratti caratteristici. Lā€™assoluta novitĆ  ĆØ la presenza dellā€™artista Hilaire German Edgar Degas (Parigi, 19 luglio 1834 ā€“ Parigi, 27 settembre 1917), tra i piĆ¹ grandi pittori dellā€™impressionismo francese. Nelle ricerche fatte attorno alla storia di Formia, Daniele Iadicicco, presidente dellā€™associazione culturale Terraurunca ha individuato e recuperato il ritratto da una raccolta presente in una biblioteca degli Stati Uniti dā€™America: Un disegno, grafite su carta di 456 x 310 millimetri, datato 1856-1857, mai censito fino ad oggi. Un ritratto di Degas fatto ad ā€œuna modella proveniente da Mola di Gaeta, oggi nota come Formiaā€, come riportato nella didascalia del Museo americano che lo possiede. Il suo vestito pesante, con le sue ampie maniche ricamate, era tipico della gente del posto, si legge nella descrizione.

Il disegno ĆØ pervenuto alla collezione dellā€™Art Institute of Chicago, grazie ad una donazione di Dorothy Braude Edinburg alla Harry B. e Bessie K. Braude Memorial Collection. Degas ha viaggiato molto nelle vicinanze tra Roma e Napoli tra il 1856 ed il 1859, sovvenzionato dalla stessa Francia. I soggetti come questo, tipici e rurali italiani erano popolari e molto venduti a Parigi. In questo disegno di scoprono alcuni tratti di Degas, evidentemente in fase di sperimentazione sul tema stesso. Ā Un nuovo tassello per scoprire lā€™enorme patrimonio artistico e letterario che viaggiatori di tutte le epoche, e di tutto il mondo hanno lasciato a testimoniare la bellezza ed il fascino della Formia di un tempo. Intanto lā€™artista formiano Giuseppe Supino ha prontamente riprodotto il ritratto di Degas. E ad onor del vero, possiamo affermare che questo disegno alla sanguigna non ha nulla a che invidiare allā€™originaleā€¦.
Andrea Brengola