Questa sera alle 20,30 Veglia Diocesana di Pentecoste

7 giugno 2014 | 18:43
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Questa sera alle 20,30 Veglia Diocesana di Pentecoste

Sperlonga, ā€œcondotti dallo Spirito, chiniamoci sui dolori e sulle gioie del mondoā€

Il Faro on line ā€“ Anche questā€™anno la Veglia Diocesana di Pentecoste, che fa memoria dellā€™episodio in cui gli apostoli e Maria radunati nel cenacolo furono tutti pieni di Spirito Santo, si celebrerĆ  non allā€™interno di una chiesa, ma allā€™aperto, in una piazza, per entrare nel vissuto della gente, assumere un forte stile missionario e testimoniare Cristo nella realtĆ  del nostro territorio. La Veglia si terrĆ  questa sera alle ore 20.30 in piazza Europa a Sperlonga, con il tema ā€œCondotti dallo Spirito, chiniamoci sui dolori e sulle gioie del mondoā€.

In quella sera, tutta la Chiesa di Gaeta, confluita nellā€™agorĆ  della nuova umanitĆ , attenderĆ  lo Spirito per ricevere il dono dellā€™unitĆ  e della molteplicitĆ  dei carismi; la piazza sarĆ  come un santuario, cui si giungerĆ , da piĆ¹ parti della diocesi, come popolo itinerante, pellegrino e forestiero. Questo popolo, raccogliendosi intorno al suo pastore Mons. Fabio Bernardo Dā€™Onorio, diverrĆ  un vero luogo di comunione fraterna per celebrare lo Spirito che arricchisce la Chiesa locale. E in questa Veglia, si vuole accogliere il soffio dello Spirito che ci fa chinare sulle ferite dellā€™umanitĆ  attraverso uno sguardo di misericordia, cogliendo la novitĆ  pastorale di Papa Francesco che invita a ā€œcurvarci sui dolori e le gioie del mondoā€.

Si percorrerĆ  il cammino che ha compiuto Cristo, dal Golgota alla Risurrezione e poi la promessa del Paraclito che irrompe nella vita degli Apostoli e dĆ  loro il coraggio di annunciare il nome del Signore. La veglia ĆØ articolata in tre parti; nella prima parte si fa vedere uno sguardo sullā€™umanitĆ  ferita, presentando dei segni e delle immagini che ricordano i dolori, le sofferenze e in genere i calvari degli uomini e le donne dei nostri tempi. Nella seconda parte si presentano i segni di speranza, attraverso la testimonianza di una coppia sul proprio essere in questo mondo testimoni del Cristo Risorto, speranza del mondo. Nella terza parte, ricordando il giorno di Pentecoste, cā€™ĆØ la chiamata ad andare verso le ā€œperiferie esistenzialiā€ e condividere con gli uomini del nostro tempo la tenerezza di Dio. Come a Gerusalemme quasi duemila anni fa, cosƬ oggi lo Spirito ParĆ clito, il Ā«ConsolatoreĀ», ci mostra lā€™orizzonte e ci spinge fino alle periferie esistenzialiā€¦per vincere lā€™indifferenza, lā€™egoismo e lā€™odio, e accettare le legittime differenze che caratterizzano i fratelli e le sorelle.
Andrea Brengola