Fiumicino, il Comune e la tela di Penelope

9 giugno 2014 | 04:58
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Fiumicino, il Comune e la tela di Penelope

A un anno dalle elezioni c’è ancora molto da fare, dalle spiagge agli equilibri interni alla maggioranza

Il Faro on line (Appunti di viaggio) – Siamo a giugno, l’estate è arrivata. E i problemi connessi sono ancora tutti lì: mancanza di parcheggi, litorale sporco, viabilità disastrata. A fronte di queste innegabili evidenze, sarebbe però ingiusto non guardare anche le cose positive messe in atto dall’Amministrazione: riqualificazione di alcuni tratti di lungomare, pulizia di alcuni arenili, iniziative volte a valorizzare i diversi territori, i matrimoni sulla spiaggia, la bau-beach. Possiamo accontentarci? No, perché non è accontentandosi che questo territorio può crescere. Per richiamare una famose canzone di Liga, “chi s’accontenta gode… così così”, e non può bastare. Sia a livello di territorio, sia a livello di equilibri di maggioranza, dove più o meno siamo allo stesso punto: alcune cose vanno bene, altre non funzionano proprio. E checché se ne dica in pubblico (il diktat dall’inizio di questa amministrazione è stato quello di tenere blindato ogni contrasto)  in privato non va affatto tutto bene. E per uno strano gioco del destino i due argomenti appena citati, cioè le spiagge e gli equilibri di maggioranza, si sono in qualche modo sovrapposti nell’ultima settimana.

La sortita fatta su Facebook del delegato alle spiagge, Claudio Cutolo, con la quale mediante una foto si segnalava come i cumuli d’immondizia abbandonati sul lungomare non siano esattamente il miglior biglietto da visita per il rilancio del turismo locale e dell’economia balneare (peraltro già messa sotto scacco da alcuni sequestri sui quali il silenzio dell’Amministrazione comunale è stato totale), è la cartina di tornasole di tutto il ragionamento. Che si dipana con una certa chiarezza: se da una parte ci si impegna per migliorare il litorale ma dall’altra si dimenticano cose fondamentali come la pulizia dei lungomare, è chiaro che si sta facendo un’operazione simile a quella che fece Penelope con la sua tela: fare qualcosa per poi disfarla. Con la differenza che Penelope aveva un suo preciso obiettivo, che era quello di allontanare le nozze, mentre Montino & Co. come obiettivo dovrebbero avere quello di coordinare le varie azioni sul territorio in modo da farle risultare sinergiche ed efficaci.

E invece alla prova di fuoco, cioè la prima domenica d’estate, ci si è arrivati (come anche in passato, va detto anche questo) impreparati. L’intera zona nord è stata letteralmente ostaggio delle autovetture parcheggiate in ogni dove, con una predilezione particolare per i cancelli di abitazioni private con su scritto “passo carrabile”; il lungomare della salute non si è fatto mancare il caos. I rifiuti c’erano prima che i turisti arrivassero e ne sono rimasti a cumuli anche dopo. Insomma, c’è da lavorare moltissimo per migliorare questo territorio, la sua economia, la sua immagine. E non bastano festicciole più o meno culturali sparse per il comune a fare la differenza.

Quanto agli equilibri di maggioranza, che ci sia qualcosa da registrare è evidente. Le decisioni vengono prese in maniera decisamente verticistica, e all’interno del Comune ci sono ormai gruppi di “potere” (politico s’intende) che pensano di poter fare anche a meno di altri esponenti di coalizione. Pregherei di non affrettarsi a smentire queste considerazioni solo perché ufficialmente non è mai stata pubblicata sui giornali alcuna nota politica. Non solo perché come detto il segnale lanciato tramite Facebook è già di per sé evidente, non solo perché è dall’inizio di questo mandato che vige la consegna del silenzio (ma è inevitabile che alcune difformità di vedute, diciamo così,  tra il pianterreno e il terzo piano, tanto per fare un esempio, siano comunque trapelate nel corso di questi mesi) ma anche perché le celebrazioni dell’anniversario elettorale sono alle porte, e potrebbe esserci qualche sorpresa rispetto alla partecipazione in blocco della gioiosa macchina da guerra.

Sia chiaro: se si ritroverà rapidamente una quadratura di equilibri – tale da essere visibile anche per il compleanno della maggioranza – sarà un bene per tutti. Chi oggi è al vertice della città infatti è stato eletto dai cittadini per governare, e quello è il suo ruolo. Quando lo esprime al meglio, con una coalizione coesa, compatta, determinata e attenta alle esigenze di tutti, è un bene per l’intera collettività. E riuscirci non è un’Odissea.
Angelo Perfetti

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