“Alitalia, i nuovi esuberi non sono giustificati dalle previsioni di sviluppo”

10 giugno 2014 | 18:00
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“Alitalia, i nuovi esuberi non sono giustificati dalle previsioni di sviluppo”

Aostini (Pd): “Il Lazio ha elementi di grande competitività nel settore aereo, grazie alla sua centralità geografica, rilevante per l’area mediterranea”

Il Faro on line – “La situazione Alitalia, così come quella ad essa collegata dell’aeroporto di Fiumicino, desta enorme preoccupazione per i livelli occupazionali e per l’economia del nostro territorio.” Lo dichiara in una nota il consigliere regionale del Partito Democratico Riccardo Agostini.
“I paventati nuovi 2200 esuberi di Alitalia, uniti a quelli da più parti ventilati all’interno della riorganizzazione di Adr, che secondo recenti indiscrezioni rientrerebbero nell’accordo con Etihad, oltre ad essere inaccettabili, stridono con le prospettive di sviluppo del comparto nella nostra regione e sono il segno definitivo del fallimento dell’avventura dei “Capitani coraggiosi”, sulla quale ritengo che la politica debba fare autocritica. Così come dovrebbe fare autocritica chi, quando mesi fa segnalavo la possibilità di nuovi, dolorosi esuberi, mi additava come ‘cassandra’.”
“Il Lazio ha elementi di grande competitività nel settore aereo, grazie alla sua centralità geografica, rilevante per l’area mediterranea, e già oggi prima meta turistica al mondo con 250 milioni di arrivi su 800milioni di movimenti internazionali. Il traffico passeggeri della sola Fiumicino, attualmente, si attesta sopra i 30 milioni di passeggeri ma raggiungerà in pochi anni 50 milioni ed è prevista una crescita del mercato dell’area mediterranea fino a 400 milioni di arrivi annui nel 2025. Risultati raggiungibili senza l’inutilmente faraonico progetto di ampliamento dell’aeroporto di Fiumicino, ma valorizzando al massimo le strutture già esistenti.”
“Numeri – conclude Agostini – che non solo sarebbero compatibili con il mantenimento degli attuali livelli occupazionali, ma addirittura, in presenza di un serio piano di sviluppo, permetterebbero di riassorbire anche gli esuberi del 2008 e rappresentare il volano per il rilancio economico del distretto aeronautico e dei nostri territori.”