Lotta alla mafia, duro colpo al clan Fasciani: arrivano le sentenze

14 giugno 2014 | 00:52
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Lotta alla mafia, duro colpo al clan Fasciani: arrivano le sentenze

Libera: “Per troppo tempo si è fatto finta di non vedere ciò che era sotto gli occhi di tutti”

Il Faro on line – Dopo quasi un anno dall’operazione “Alba Nuova” che ha portato all’arresto di 51 persone legate al clan Fasciani, sono giunte le prime sentenze della magistratura. Nel processo per rito abbreviato condotto dal giudice Alessandro Todino, in cui erano coinvolte 9 persone, sono arrivate 5 condanne (una fino a otto ann i di carcere) e 4 assoluzioni. Altri 4 imputati, accusati di essersi prestati all’intestazione fittizzia di beni, hanno ricevuto invece condanne più leggere che vanno dai due ai tre anni. Confiscati anche una serie di esercizi commerciali del litorale: “Malibù beach”, “Il porticciolo”, “Dr. Fish” ed “Emmediesse”.
Le pene inflitte dal giudice sono risultate molto inferiori da quelle richieste dai Pm Michele Prestipino e Ilaria Calaiò. Soddisfazione per Libera, che insieme alla Regione Lazio, Roma Capitale e Sos impresa si era costituita parte civile: “Una sentenza importante, che certifica dal punto giudiziario che la mafia c’è, dunque esiste anche a Roma. Un altro duro colpo al clan che per anni ha condizionato e condiziona la vita economica e democratica del litorale romano, arrivando sin dentro il cuore della città”.
Un passo importante per l’Organizzazione non Governativa fondata da Don Ciotti che però non è sufficiente da solo per sconfiggere la criminalità organizzata: “Per troppo tempo si è fatto finta di non vedere ciò che era sotto gli occhi di tutti – continua la nota – e senza accorgersi che giorno dopo giorno le mani delle mafie avevano conquistato settori dell’economia romana. Le infiltrazioni mafiose, che interessano questo territorio come ormai la maggior parte delle zone del Paese, si contrastano con la repressione e gli strumenti giudiziari, ma il primo e imprescindibile strumento rimane il risveglio delle coscienze, l’orgoglio di una comunità che antepone il bene comune alle speculazioni e ai privilegi, contrastando in tutte le sedi la criminalità organizzata e i suoi complici”.

Marco Orlando