Animali, la tigna c’è ma il macchinario per individuarla no

26 giugno 2014 | 13:06
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Animali, la tigna c’è ma il macchinario per individuarla no

Caos a Fiumicino. Ambulatorio privo dell’unico strumento utile a vedere la malattia trasmissibile all’uomo

Il Faro on line – Un caso di tigna, conclamato. Che cos’è la tigna? E’ una malattia che contraggono i gatti e che contagia anche l’uomo. L’unica​ trasmissibile,​ di fatto. Ma l’ambulatorio di Fiumicino che ​prima ​chiude​, poi riapre ​, poi riapre a giorni alterni non ha gli strumenti per diagnosticarlo. Bisogna recarsi alla Asl di Ostia che ha in dotazione una lampada specifica. Certificato di ricovero di un mese e richiesta di isolamento per il gatto malato. Poi che si fa? La procedura prevede di chiamare i vigili urbani e far intervenire la pet in time. Un’ambulanza speciale che prende l’animale e lo ricovera. A Fiumicino? No. A Roma. Nel canile di Muratella che adesso non prende più in cura i gatti a meno che non abbiano patologie di un certo rilievo. E la tigna lo è; ma nonostante questo è arrivato il divieto di portalo lì. 

Ma ​​​a​ ​d oggi l’amministrazione, in attesa di realizzarne di proprie, non ​​​ha ​previsto convenzioni con privati per assistere gli animali che hanno malattie particolari. Nel programma elettorale ​era previsto un intero capitolo dedicato ai diritt​​i degli animali. Parchi attrezzati, canili e gattili, sale per le sterilizzazioni. E Daniela Poggi​,​ la persona alla guida del dipartimento diritti animali di Fiumicino​, è personaggio che di sicuro ama gli animali. Peccato che – per motivi inderogabili –  non ​​a​bbia​ partecipato alla scorsa commissione consiliare, assenza che ha costretto il presidente a sciogliere la seduta subito dopo averla validata. ​Mancava anche il dirigente e il verbalizzatore, ma questi sono dettagli. ​Agli animali che stanno male chi ci pensa?

​​P​er  ora ci pensano solo le volontarie, che rinunciando a comprarsi un vestito e ad andare a cena fuori con la loro famiglia, comprano farmaci per i cuccioli che ne hanno bisogno. Perché nessuna convenzione con i privati è stata fatta per aiutare i randagi a guarire dalle loro malattie. Antibiotici, pomate per gli occhi, cibi particolari per chi ha problemi renali e tanto altro ancora. Solo le volontarie che addirittura concordano con i privati di poterli pagare un tanto al mese per i casi difficili. Perché sanno che se i cuccioli malati verranno ricoverati a Muratella non ce la faranno a sopravvivere dovendo stare a contatto con malattie che si contagiano per le vie respiratorie. E Valle Grande, altra struttura convenzionata con il comune, presenta esattamente le stesse difficoltà. I cuccioli non sopravvivono in quelle strutture. Tutti lo sanno. Speriamo che attraverso questo articolo anche l’amministrazione ​​s​ ​e ne faccia carico​ E che magari alla ​prossima ​commissione diritti animali convocata dal presidente si parli anche di animali che stanno male e che hanno bisogno di aiuto​.
Concetta Marra