Traffico illegale di farmaci, blitz delle Fiamme gialle di Fiumicino

Il Faro on line – Nella giornata di ieri, nell’ambito di una indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, la Guardia di Finanza di Fiumicino ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Napoli Nord per il delitto di ricettazione nei confronti di un farmacista residente nella Provincia di Salerno. Contestualmente all’esecuzione della misura, sono state effettuate perquisizioni ad alcune abitazioni in uso al farmacista e a una farmacia sita nella provincia di Salerno. Le indagini che hanno condotto all’esecuzione della misura di custodia cautelare in carcere hanno permesso di raccogliere un grave quadro a carico del farmacista in ordine ad un grave episodio di ricettazione di farmaci. 

L’intervento dei finanzieri del Comando Provinciale di Roma ha impedito che un ingentissimo quantitativo di farmaci, provento di reati contro il patrimonio, potesse essere immesso sul mercato, determinando una situazione di potenziale pericolo per la salute degli utilizzatori. Le investigazioni, iniziate nei primi giorni del corrente mese di giugno, a seguito di un imponente sequestro operato dalle Fiamme Gialle all’interno di un deposito clandestino nel Comune di Arzano, hanno infatti permesso di bloccare la distribuzione sul mercato di oltre 50.000 confezioni di farmaci – di vario tipo, genere ed origine – provenienti da diverse nazioni e da strutture ospedaliere, per un valore di mercato pari a circa 850.000 euro. 

Molti dei farmaci rinvenuti hanno un elevato valore economico: destinati ai trattamenti terapeutici di patologie oncologiche e neurodegenerative, necessitavano di modalità di conservazione, in particolare di una temperatura controllata, assolutamente inesistenti nel deposito di Arzano in questione. L’attività investigativa ha confermato come le attività illegali riguardanti i farmaci costituiscano uno dei settori più remunerativi per le organizzazioni criminali, sia in ragione degli ingenti proventi, sia come strategia di differenziazione degli investimenti illegali, ottimizzata dalla spiccata capacità di operare anche in ambiti ultraregionali.