La corsa a ostacoli dei mezzi di soccorso

30 giugno 2014 | 16:48
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La corsa a ostacoli dei mezzi di soccorso

Il Faro on line – Ogni stagione ha le sue emergenze e le recenti cronache meteorologiche ci insegnano che certi fenomeni, tipici di determinate stagioni più fredde, possono tranquillamente verificarsi anche in periodi più caldi, caratterizzati, in quanto tali, da tempo più bello. A parte ciò, le serate cominciano ad essere più afose e nell’imminenza dell’estate, la sera si esce più volentieri e, specialmente nei fine-settimana, con sempre maggiore protrazione oraria. Una condizione generale di questo tipo, che vede “quelli della notte” aumentare in maniera esponenziale, vede di pari passo aumentare il verificarsi di situazioni particolari che, per loro natura, richiedono l’intervento di mezzi e personale di soccorso.

E’ cronaca recente il verificarsi di un incendio all’interno di un albergo nella zona centrale della Capitale così come l’aumento di incidenti stradali nelle ore notturne, ma anche il soccorso di persone colte da malore, spesso per l’assunzione irresponsabile di sostanze alcooliche. Una situazione del genere, che vede oltre ad un “normale” aumento  di emergenze, il verificarsi di fenomeni legati alle particolari condizioni meteo – nelle ultime settimane si sono verificate delle vere e proprie invasioni di api che hanno visto intervenire personale volontario “specializzato” della Protezione Civile – mette in risalto, semplicemente fermandosi a riflettere un momento, un potenziale pericolo del quale peraltro ci siamo già occupati in passato, tale nel momento in cui crea difficoltà e rallentamenti all’intervento dei soccorsi; inutile dire che, una volta di più, si tratta sempre di comportamenti dovuti alla superficialità.

L’aumento sempre più esponenziale dei veicoli in circolazione e la consequenziale difficoltà-impossibilità di trovare un parcheggio, sono cose trite e ritrite e quella che sembrava una soluzione, ovvero il mezzo a due ruote, ha visto col tempo una vera e propria invasione di tali macchine al punto che, ormai anche per loro, il parcheggio diventa una sorta di gara a chi arriva prima quando non a che ha più cu…ore a non arrendersi a cercare.

Passando per le vie cittadine più interne, si scopre che non ce n’è più una che non sia stata “scoperta” e “colonizzata” da veicoli di tutti i tipi e dimensioni e purtroppo, il potenziale pericolo di cui sopra è determinato proprio da queste soste selvagge che vedono non solo le intersezioni invase e intasate da vetture lasciate in modo da rendere disagevole – quando non impedirla proprio – la svolta di altri mezzi, ma, ciò che è davvero peggio, la sosta su entrambe i lati con uno spazio centrale appena sufficiente per il transito di un’utilitaria. Cosa accadrebbe se di lì dovesse passare un mezzo di soccorso…?

Purtroppo molte persone si rendono conto del problema “solo” quando ne sono le vittime e spesso, soprattutto da parte dei soliti imbecilli, la cui idiozia è pari solo al loro “perbenismo di facciata”, la colpa del ritardo è sempre e solo dei soccorritori, mai degli idioti loro simili e soprattutto, mai la loro…!
Paolo Boncompagni