Terreni vincolati all’Isola Sacra, ora la parola passa al Tribunale

19 luglio 2014 | 19:33
Share0
Terreni vincolati all’Isola Sacra, ora la parola passa al Tribunale

Presentato ufficialmente il ricorso al Tar del Lazio contro le delibere su Imu e Tasi relative ai B4a e agli altri terreni bloccati da vincoli idrogeologici, paesistici e paesaggistici

Il Faro on line – Dalle parole ai fatti, dalle proteste agli atti concreti. E’ stato presentato ufficialmente al Tar del Lazio, dal Comitato spontaneo Isola Sacra, il ricorso per l’annullamento delle delibere di determinazione dei valori per le aree edificabili annualità 2014 ai fini dell’applicazione Imu, nonché delle aliquote per la Tasi, in particolare per l’applicazione dell’imposizione anche ai terreni dell’Isola Sacra, qualificati come “edificabili” dal Piano regolatore, ma  ancora vincolati da rischio idrogeologico, vincoli paesistici e paesaggistici, rischio di presenza di anidride carbonica e altri gas  nocivi per la salute pubblica.

Nel corso degli anni questo stato di sospensione, per cui si doveva pagare per terreni considerati edificabili ma sui quali era impossibile cosrtruire, si è trasformato in una imposizione a carico dei cittadini, ben oltre le stesse possibilità e capacità contributive, schiacciando i cittadini stessi in un sistema dove ai fini fiscali i terreni sono considerati edificabili, mentre a causa di vincoli e ritardi burocratici, dal oltre 15 anni non è consentito di fatto edificare.

Alcuni cittadini, non essendo più in grado di assolvere al massacrante onere fiscale hanno addirittura deciso di vendere i terreni al valore di terreni agricoli, o hanno smesso di pagare le imposizioni, con il risultato però di aggravare le proprie posizioni attraverso l’iscrizione a ruolo degli avvisi di accertamento.Visto il protrarsi della situazione di oltre 15 anni di imposizioni, che hanno visto sfumare interi patrimoni per pagare le tasse, e in assenza di risposta dagli enti preposti, che dal 1999 non hanno provveduto, ognuno per propria competenza, a svincolare i terreni e consentire così il reale sfruttamento economico degli stessi, non restava che la carta dei Tribunali. Dal 18 luglio, questa strada, ha iniziato a prendere forma. Quelle delibere considerate capestro – non solo per il 2014 ma anche per gli anni precedenti – ora sono sotto i riflettori dei giudici amministrativi.
Angelo Perfetti