Rimozione dei sigilli di sequestro, legnata della giustizia sul legnaiuolo

26 luglio 2014 | 15:45
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Rimozione dei sigilli di sequestro, legnata della giustizia sul legnaiuolo

Dopo il vetraio è la seconda attività familiare ad essere presa di mira. Alle Salzare sale la tensione

Il Faro on line – Dopo il vertraio, il falegname. Che ci sia bisogno di diritto e osservanza delle regole in questo Paese non v’è dubbio, diverso è essere d’accordo sui tempi e sui modi. E diverso è ancor più essere d’accordlo – e questo giornale non lo è – sul colpire prima i più deboli poi i più forti. Detto questo come premessa, registriamo che la mannaia della giustizia  si è abbattuta su un altro artigiano venditore di legna da ardere, sito sui 706 ettari demaniali delle Salsare a un centinaio di metri dal giovane vetraio. Anche a lui sono stati riaffissi i sigilli e denunciato per violazione degli stessi.

“Ancora una volta vengono presi di mira i più poveri – afferma Angelo Mirra, l’artigiano – quelli con una azienda casereccia, unica fonte di sostentamento per sfamare la mia numerosa famiglia. Tra me e il vetraio prosegue amareggiato da quella che ritiene essere un ingiustizia ed una disparità di trattamento e con voce rotta  da singhiozzi di rabbia dice, tra me ed il vetraio ci sono altre attività commerciali che non vengono toccate, oltre al fatto che iniziano sempre da noi e mai dal Fosso della Moletta a Tor San Lorenzo dove le attività sono tutte nelle nostre stesse condizioni ma di benestanti commercianti.

Il legnaiuolo prosegue: “Vorrei essere ascoltato subito da un giudice per chiedergli come devo sfamare la mia famiglia, ancora non mi sono imparato a delinquere Il boscaiolo, prosegue, ricordando che tante sono state le promesse dei politici in campagna elettorale, tanti sono gli anni che sto in questo paese oltre trenta”.  E conclude con un appello al primo cittadino: “Il sindaco ci dica se possiamo stare aperti o chiusi su queste terre, se la legge lo consente che sia per tutti o per nessuno, non credo debba ricordargli che la legge è uguale per tutti e non soltanto in danno delle piccole ed indifese attività”.

Ad adiuvandum, va ricordato come la precedente amministrazione  aveva fatto presentare richieste di affrancazione dell’uso civico mai evase e tutto semspre in prossimità delle elezioni comunali. Inoltre pochi giorni prima delle elezioni comunali l’allora sindaco con una mega conferenza stampa annunciava di un protocollo d’intesa tra le parti in causa su queste terre, forse Di Fiori potrebbe dire che fine ha fatto questo protocollo d’intesa.
Luigi Centore