Ardea, il segretario locale de La Destra incontra Storace

29 luglio 2014 | 17:17
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Ardea, il segretario locale de La Destra incontra Storace

Riflettori accesi sui 706 ettari degli usi civici demaniali delle Salsare

Il Faro on line – Il segretario della sezione di Ardea de La Destra Simone Centore ha incontrato questa mattina in Regione il vice presidente del consiglio regionale Francesco Storace attuale segretario nazionale del partito de La Destra. L’incontro è avvenuto nel suo studio tra, i temi trattati la crisi dell’amministrazione Di Fiori e il problema dei 706 ettari degli usi civici demaniali delle Salsare. Il segretario ardeatino, ha esposto le problematiche politiche amministrative di un sindaco che sta portando “Ardea e il centro destra a perdere consensi”. Per quanto riguarda il problema che attanaglia i commercianti insistenti sui terreni demaniali di cui il segretario è sensibile, ha chiesto ed ottenuto l’incondizionato interessamento di Storace nel cercare la risoluzione al problema. Soluzione che trovò quando da presidente della Regione Lazio emanò una legge che permise ai cittadini di Ardea di affrancare l’uso civico privato (Nuova Florida, California, Lido dei Pini, Tor San Lorenzo) a un prezzo simbolico di 20 centesimi al mq.

Il segretario della sezione di Ardea, vuole evitare che i commercianti subiscano sequestri amministrativi. Intanto altre notifiche di chiusura sono in procinto di essere consegnate con grave danno per l’economia e l’occupazione dei cittadini rutuli. Centore ha consegnato al presidente Storace la delibera approvata dal consiglio comunale che, a tutt’oggi, non ha prodotto alcun effetto se non quello delle chiusure delle attività commerciali. Storace ha già dato incarico al suo staff di studiare una eventuale risoluzione del problema stesso per scongiurare eventuali chiusure. Il segretario ha anche incontrato il Presidente della commissione sicurezza e legalità Favara, ben informato della situazione sicurezza nel comune costiero specialmente per quanto riguarda gli incendi che da tre anni subiscono politici, giornalisti, ex appartenenti alle forze dell’ordine e strutture pubbliche i cui autori sono ancora ignoti.