“Città Metropolitana, bisogna rappresentare tutti i territori”

30 luglio 2014 | 15:00
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“Città Metropolitana, bisogna rappresentare tutti i territori”

Il Sindaco Pascucci: “Chi oggi decide deve tenere conto della differenza tra il vivere vicino Roma e vivere in un territorio integrato alla Capitale”

Il Faro on line – “Stiamo finalmente arrivando alla fine di un lunghissimo percorso, dopo un attesa di oltre 20 anni, con la costituzione delle Città Metropolitane e tra queste Roma, che è senz’altro il caso più rilevante e complesso in Italia”. Lo ha detto Alessio Pascucci, Sindaco di Cerveteri, intervenendo sul processo in atto che porterà, il prossimo settembre, alla presentazione dello statuto della Città Metropolitana.

“Si tratta di una nuova architettura istituzionale – ha detto il Sindaco Pascucci – più snella e democratica in senso orizzontale, più vicina ai modelli amministrativi europei. La grandezza dell’evento non può tuttavia nascondere le preoccupazioni dei cittadini. In provincia c’è il timore, per altro fondato, che vivere fuori da Roma possa significare vivere all’ombra della Capitale e quindi sottomessi alle decisioni e alle necessità di Roma”.

“Ritengo indispensabile assumersi, anche noi Amministratori locali, la responsabilità di assicurare un’adeguata rappresentanza di tutti i territori. Chi in questo momento sta governando questo processo deve fare ogni sforzo affinché la Città Metropolitana di Roma non venga percepita come l’ennesima sovrastruttura egemonica, centralizzata e distante dai cittadini”.

“La Provincia di Roma come ente – ha commentato il Sindaco Pascucci – ha di fatto smesso di svolgere il proprio ruolo da due anni lasciando servizi e territori in un limbo che ha generato abbandono e che ha alimentato la diffidenza e la sfiducia nei confronti delle istituzioni da parte dei cittadini. Ritengo che chi oggi ricopre incarichi istituzionali, insieme con le forze politiche, debba lanciare una forte sfida nel processo di costruzione della Città Metropolitana, coinvolgendo una comunità ampia, in grado di fare rete, di manifestare solidarietà, di condividere valori e buone pratiche di governo”.

“Ma è prima di tutto necessario ribadire che la Politica, per praticare il cambiamento, deve avere la consapevolezza di dover sfondare i propri recinti, ragionare sulle opportunità di una comunità e non più solo di territori isolati, deve essere capace di fare sistema, per razionalizzare i costi e per qualificare i servizi”.

“Come Sindaco di Cerveteri confido che prevalga, in chi oggi ha voce in capitolo nella costituzione della Città Metropolitana, non il famoso equilibrio dei ‘pesi politici’ ma un vero sforzo per fondare le scelte sull’interesse pubblico e sulla buona riuscita del progetto. Sul piatto della bilancia c’è la possibilità di rendere tutto il territorio intorno a Roma più competitivo, più raggiungibile, più integrato – e non soltanto geograficamente vicino – con la Capitale. L’idea che gli organi della Città Metropolitana, Sindaco e Consiglio metropolitano, non siano eletti direttamente dai cittadini non mi ha mai convinto. Mi auguro che sulla questione della governance si possa avviare un dibattito vero, come previsto dallo Statuto”.