Salsare, L’Amministrazione Di Fiori risolve la questione degli usi civici

30 luglio 2014 | 16:30
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Salsare, L’Amministrazione Di Fiori risolve la questione degli usi civici

La disposizione dà modo a tutti di aprire le attività in modo regolare pur non avendo eventualmente saldato quanto dovuto per oneri concessori ed oblazioni

Il Faro on line – Finalmente con la  disposizione del dirigente dell’Area Sviluppo – SUAP dell’ufficio commercio, confortato dalla relazione del dirigente dell’ufficio urbanistica, il maggiore Luciano De Paolis della polizia municipale, ha notificato ieri pomeriggio al giovane vetraio la revoca del sequestro amministrativo che non gli permetteva di svolgere la sua attività di vetraio. Finalmente la campagna stampa di questi giorni ha sensibilizzato il sindaco e i dirigenti e fatto in modo che si  ripristinasse la legalità e l’uguaglianza tra i cittadini. Non si poteva permettere che al giovane vetraio venisse chiusa l’unica fonte di sostentamento mentre per le altre attività si permetteva di restare aperti. Almeno in questo campo con il ritorno della legalità e della giustizia si sono regolarizzate le attività commerciali abusive sull’uso civico demaniale, permettendo con questo decreto l’apertura di quei locali ancora chiusi.

Soltanto il coraggio, la determinazione e l’alta professionalità dei dirigenti Scarpolini e Mazzone potevano insieme al sindaco Luca Di Fiori esaudire le richieste presentate con veemenza in una riunione in municipio, riportando la legalità tanto invocata dai commercianti di Ardea che da anni sono su questi terreni e che mai nessuna istituzione si era sognata di porre sotto sequestro. Stando alle ultime notizie sembra che i commercianti non metteranno in atto la manifestazione di protesta durante il consiglio comunale e tanto meno il vetraio chiederà i danni all’amministrazione comunale per il periodo di chiusura.

La storia comunque non sembra definitivamente finita, infatti l’interrogazione promessa dal Vice Presidente del consiglio regionale del Lazio Francesco Storace, verrà comunque presentata all’assessore all’urbanistica regionale, e solo in caso di avallo dei motivi che hanno indotto i dirigenti comunali a emettere la disposizione di dissequestro il caso potrà dirsi risolto definitivamente, in caso contrario si ricomincerà da capo. Non viene confermato ma neppure smentito dalla locale tenenza di una informativa alla Procura della Repubblica per una autorizzazione di indagine per capire se ci siano state irregolarità nell’emissione del dispositivo di sequestro e successivamente di dissequestro.

Resta comunque un fatto che questa disposizione dà modo a tutti di aprire le attività in modo regolare pur non avendo eventualmente saldato quanto dovuto per oneri concessori ed oblazioni, oltre a dar modo a chi non ha ritirato alcun permesso a costruire in sanatoria di poter presentare una denuncia di inizio di attività edilizia per eseguire qualche manutenzione straordinaria. Sembra che i tecnici stiano studiando dopo il dispositivo se sia anche possibile presentare una richiesta di aumento di cubatura come previsto dal piano casa. Un modo come un altro per incentivare il lavoro e ridurre la disoccupazione. Finalmente qualcosa si muove nell’amministrazione Di Fiori.

Luigi Centore