Adiantum alla Giustizia: ecco le modifiche al Condiviso

5 agosto 2014 | 23:13
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Adiantum alla Giustizia: ecco le modifiche al Condiviso

Il Faro on line – Lo scorso 4 Agosto, presso il Ministero di Giustizia, una delegazione di ADIANTUM, Associazione di Associazioni per la Tutela del Minore, ha incontrato alcuni membri dell’entourage del ministro della Giustizia Andrea Orlando.
Si è discusso della proposta, redatta nei mesi scorsi dal comitato legislativo dell’associazione, di riforma del condiviso già consegnata all’On.le Morani nel primo incontro del 3 Luglio c.a..
Entrambe le parti hanno convenuto sulla necessità di una profonda revisione della legge 54/2006, sopratutto in relazione all’attuazione del diritto dei minori ad avere eque frequentazioni con ambedue i genitori.
Ad oggi, infatti, a ben otto anni dalla riforma, queste misure giacciono quasi del tutto inapplicate nei tribunali, dove le esigenze delle famiglie separate italiane si scontrano quotidianamente con le prassi dell’affidamento esclusivo.

ADIANTUM ha indicato i capisaldi del suo progetto di riforma, fondato sulla centralità del minore:

– introduzione dei piani/progetti educativo/familiari quale condizione di procedibilità,
– nomina dell’avvocato del minore,
– Mediazione Familiare obbligatoria,
– riduzione del contenzioso tramite ricorso sistematico al mantenimento diretto,
– determinazione del calcolo oggettivo del mantenimento basato sui consumi delle famiglie.

Gli esperti del ministero hanno definito buona l’idea di una separazione “mite” o “guidata”, da svolgersi maggiormnete al di fuori delle aule di tribunale, pur sottolineando che va studiato un sistema efficace per accompagnare i genitori a separarsi nel modo migliore rispettando i diritti del propri figli.
L’importanza del confronto con le associazioni di settore è stata ribadita da tutti i convenuti, anche per la grandissima esperienza accumulata negli anni col lavoro sul campo.
Le parti si sono lasciate stabilendo di rivedersi a settembre per continuare la discussione alfine di pervenire ad un progetto organico sul condiviso che costituisca un elemento importante nel percorso verso il tribunale della famiglia auspicato dal ministro.

Massimiliano Gobbi