Sbarchi, cento migranti ospitati a Pomezia

6 agosto 2014 | 00:17
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Sbarchi, cento migranti ospitati a Pomezia

I cittadini: “Dovremmo essere resi partecipi delle decisioni prese per il nostro territorio”

Il Faro on line – Balconi pieni di panni stesi e giocattoli. Schiamazzi provenienti da un residence che era oramai in disuso da molto tempo. Così i cittadini di Pomezia sono venuti a conoscenza dell’operazione Mare Nostrum (voluta da Enrico Letta dopo la tragedia di Lampedusa dello scorso ottobre) nel loro Comune. Si tratta di più di 100 migranti richiedenti asilo politico, provenienti per lo più dalla Siria e sbarcati nella mattinata di ieri nel porto di Taranto. L’intervento è stato posto in essere dalla prefettura, in attuazione della richiesta del Ministero degli Interni. “In quanto cittadini dovremmo essere resi partecipi delle decisioni prese per il nostro territorio! Abbiamo contattato la prefettura di Roma ma non abbiamo ricevuto chiarimenti.”

Le voci inferocite di alcuni pometini residenti non lontano dal residence di Santa Palomba. “Siamo preoccupati anche per le condizioni igienico-sanitarie dei migranti, sentiamo parlare di ebola al telegiornale e poi non siamo informati di una decisione così importante?” Continua uno di loro. La struttura ospitante é attualmente gestita da una cooperativa sociale, la Domus Caritatis, che affiancherá i migranti in un percorso d’integrazione grazie ad avvocati, insegnanti di italiano e mediatori linguistici. Nonché educatori, per i 37 bambini ospitati nel residence. Il percorso per coloro che richiedono lo status di “Rifugiato politico” é complesso e lungo, i 110 migranti dopo aver presentato la domanda alla prefettura  dovranno attendere di essere ascoltati dalla commissione territoriale competente che deciderà se conferire o meno l’Asilo Politico ai richiedenti. Il prefetto non ha rilasciato dichiarazioni in merito ai tempi di permanenza a Pomezia degli aspiranti rifugiati, ma afferma che la situazione è sotto controllo, in quanto “proprio la loro volontá di richiedere Asilo è generalmente causa di esclusione della possibilità di atti criminosi”. Una rassicurazione importante per gli abitanti di un territorio giá martoriato dalla criminalitá. Nessun dichiarazione dal sindaco Fucci che sembra abbia visitato i rifugiati nella mattinata di oggi.

Samantha Morano