Sigilli ai fiorai del cimitero, scoppia la polemica

12 agosto 2014 | 00:43
Share0
Sigilli ai fiorai del cimitero, scoppia la polemica

Sul posto per cercare di trovare un’eventuale soluzione è intervenuto in qualità di vice sindaco Maurizio Cremonini

Il Faro on line – Chiusi i chioschi dei fiori nel piazzale del cimitero di via Nazzareno Strampelli. A notificare l’ordinanza la squadra commercio del maggiore De Paolis coordinata sul posto dallo stesso comandante Giuseppe Sciaudone che hanno posto sotto sequestro i tre chioschi nel piazzale antistante il cimitero. Ironia della sorte un luogo che dovrebbe essere di  tranquillità eterna, da quando è stato costruito non trova pace. Iniziato con tante polemiche e inchieste, per una storia di tangenti, tutte da provare, vede rinviati a giudizio diversi politici della passata e presente amministrazione. I chioschi come hanno spiegato con rabbia i commercianti sono stati trasferiti sulle piazzole costruite dal Comune… purtroppo le procedura non è stata ultimata. “Malgrado ciò, durante la campagna elettorale alcuni politici sono venuti insistentemente a metterci fretta affinché ci trasferissimo per continuare la vendita nelle nuove piazzuole  dove ora siamo,  piazzuole da loro costruite. Insomma, iniziava la campagna elettorale e dovevano fare l’inaugurazione del piazzale. Se non ci avessero messo fretta saremmo stati più attenti e magari non avremmo avuto sviste”.
Sul posto per cercare di trovare una eventuale risoluzione al problema che mette per strada tre famiglie è intervenuto in qualità di vice sindaco Maurizio Cremonini che ha ricevuto le spiegazioni in modo professionale del comandante Sciaudone. Il vice sindaco stando a quanto hanno detto i commercianti sembra essere stato l’unico politico intervenuto. Della vicenda ne è venuto a conoscenza il capo cartello del Pd Antonino Abate impegnato in una riunione ad Anzio che ha assicurato tutto il suo sostegno al rientro ad Ardea.
Lo stesso comandante ha spiegato successivamente alla signora che è un suo diritto rivolgersi alla Procura e denunciare quanto è a sua conoscenza affinché se dovessero venire riscontrate illegalità, omissioni o abusi, ognuno si assumerà le proprie responsabilità. L’alta professionalità e umanità del comandante e del suo vice, ha fatto si che la situazione che sembrava riscaldarsi si mantenesse civile e nei termini di legge. La situazione commerciale del comune resta sempre più critica, mentre in attività svolte in aree demaniali vengono chiuse e successivamente aperte in quanto nessuno dei politici cerca una soluzione  al problema attività dove i commercianti pagano anche l’occupazione del suolo pubblico vengono fatte chiudere.
Luigi Centore