21 agosto 1964, muore il leader Palmiro Togliatti

21 agosto 2014 | 00:01
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21 agosto 1964, muore il leader Palmiro Togliatti

Il Faro on line – 21 agosto 1964, muore a Jalta in URSS per le conseguenze di un ictus il leader Palmiro Togliatti. Nato a Genova nel 1893 da una famiglia piemontese, è uno dei fondatori del Partito Comunista Italiano di cui diventa, dopo l’arresto di Gramsci, il leader indiscusso: ne sarà il segretario dall’8 agosto 1945 fino alla morte. Durante il fascismo svolge una intensa attività contro il regime: è uno dei segretari dell’internazionale comunista (dal 1934) e partecipa alla guerra di Spagna. Rientra in Italia nel 1944 realizzando la cosiddetta ‘svolta di Salerno’ con cui il Pci e i partiti antifascisti formano un governo di unità nazionale e collaborano con la monarchia, rimandando la questione istituzionale a dopo la liberazione. Eletto nella costituente dà un contributo rilevante alla stesura della carta costituzionale, anche in punti discussi come l’art.7 che include i Patti Lateranensi.Nel dopoguerra si impegna nella costruzione di un ‘partito nuovo’, aperto alle masse, rispettoso delle istituzioni democratiche e con l’obiettivo della realizzazione del socialismo sul modello sovietico. Conferma questa impostazione anche nel clima pre-insurrezionale che si crea nelle ore successive all’attentato di cui rimane vittima il 14 luglio 1948 quando, dopo aver ricevuto le prime cure, richiama all’ordine i comunisti in agitazione con un intervento radiofonico. Critico nei confronti del modello di de-stalinizzazione proposto da Crusciov nel 1956, è fautore di un progetto di via nazionale al socialismo cui si mantiene fedele anche nel ‘testamento politico’ che lascia al momento della morte a Yalta. Ai suoi funerali, a Roma, partecipano oltre due milioni di persone.

Massimiliano Gobbi