Campo ridotto in cenere dalle fiamme, scoppia la polemica

26 agosto 2014 | 15:00
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Campo ridotto in cenere dalle fiamme, scoppia la polemica

Delli Colli (Progetto Civico Ardea): “Il Comune non dà certamente il buon esempio vista la condizione in cui versano i terreni comunali, contraddistinti dall’erba alta e da discariche a cielo aperto”

Il Faro on line – In via Novara è scoppiato un incendio di notevoli dimensioni, che ha messo a rischio delle abitazioni adiacenti e che, doloso o meno, ha riproposto il problema dell’incuria e del degrado del territorio. Incendio che in poco tempo è arrivato sino a via Nuoro e che, pur vedendo l’intervento di due autobotti dei vigili del fuoco e due della protezione civile, è stato domato con fatica visto che veniva alimentato dalla sterpaglia e dall’erba secca e incolta del terreno. Il fuoco ha però consumato degli alberi ad alto fusto siti in questo campo e che data la loro vicinanza alla strada ripropongono ancora una volta il problema della sicurezza nei confronti dell’incolumità dei cittadini e delle loro proprietà.

“L’amministrazione – spiega Alberto Delli Colli, Progetto Civico Ardea – è ora chiamata a risolvere questo problema. La lontananza e il disinteresse del Sindaco e della classe politica nei confronti dei cittadini si è fatta più volte evidente in più parti del territorio, martoriato da un vergognoso degrado. Ma quanto accaduto sottolinea l’incapacità di chi è preposto alla gestione del territorio che non riesce ad applicare sanzioni con le proprie ordinanze affinché venga rispettata la legge. D’altronde il Comune non dà certamente il buon esempio vista la condizione in cui versano i terreni comunali, contraddistinti dall’erba alta e da discariche a cielo aperto, dove quest’estate sono divampati degli incendi come a via Verona e Via Nuoro”.

“E’ certo che se lo stesso ente comunale non riesce a mantenere pulite le proprietà pubbliche, come può imporre il rispetto delle ordinanze ai privati? C’è da dire che in questi giorni il Sindaco e consiglieri sono stati impegnati in giochi di potere volti a ritrovare l’equilibrio di una maggioranza sull’orlo del baratro, oppure impegnati a farsi docce gelate, a loro dire per beneficenza, ai quali vorrei ricordare che tali gesti di solidarietà si fanno con il cuore e in modo disinteressato, senza protagonismi che dimostrano tutt’altro che la popolarità ma a mio avviso solamente l’incapacità”.

“Un’amministrazione che è in grado di dimostrare la propria determinazione solo in occasioni che vanno a danno dei cittadini, come con la decisione, giusta o meno, di mettere i sigilli ad attività di interesse pubblico come i chioschi di fiori fuori il cimitero di via Strampelli, senza voler trovare soluzioni alternative ma creando un danno economico a queste attività presenti da molti anni e un forte disagio a chi fa visita ai propri cari. Riconoscendo le responsabilità e le mancanze dei politicanti che hanno nelle proprie mani, purtroppo per noi, il destino della nostra città, non voglio dimenticare quelle di molti cittadini, fortunatamente non tutti, responsabili anch’essi del degrado e della scarsa qualità di vita di questo territorio, che passano gran parte del tempo a lamentarsi di ciò che non funziona, invece di spendersi in prima persona affinché qualcosa cambi davvero”.