“Ardea: un Comune altamente infiammabile”

29 agosto 2014 | 16:30
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“Ardea: un Comune altamente infiammabile”

Attentati incendiari e “fuochi” tossici nei 706 ettari demaniali delle Salsare sembrano tenere sotto scacco la città

Il Faro on line – “Ardea: un Comune altamente infiammabile”. Così l’ha definita nel suo bloog l’ex comandante la stazione carabinieri di Tor San Lorenzo, Walter Giustini. E sembra proprio di non sbagliare. Dagli incendi di edifici pubblici, a quelli delle auto di politici, giornalisti, ed ex comandanti, fino agli incendi di attività commerciali, la città sembra coperta da una spessa cortina di fumo. A renderla ancora più spessa ci pensano anche i “fuochi” dei 706 ettari delle Salsare. Nei giorni scorsi il consigliere comunale Antonino Abate ha fatto intervenire i vigili del fuoco affinché domassero un grande falò che una comunità di rom aveva appiccato. Gli abitanti  delle Salsare costretti a vivere con loro, sono esasperati per la mancanza di sicurezza.
All’interno i controlli sono scarsi, lungo le tre vie d’accesso le scorribande di questi nomadi effettuate con auto, molte delle quali vengono trovate senza assicurazione, la fanno da padrona. Ardea sempre più un paese in stato di abbandono.- E, la zona più abbandonata, disastrata, inquinata e impervia è quella delle Salsare, dove discariche di materiali inquinanti e tossici abbondano, dove gli scarichi dei pozzi neri avvengono lungo le cunette o nei prati se non addirittura a dispersione fino a raggiungere on molta probabilità le falde acquifere, dove i fuochi per ripulire il rame dalla gomma che lo riveste sono sempre accesi. Del resto la leggenda di Ardea dice che è stata data alle fiamme ben sette volte ed è sempre risolta, risorgerà anche questa volta e lo faranno i suoi abitanti.
Luigi Centore