Cerveteri, così si tratta il patrimonio mondiale?

30 agosto 2014 | 15:00
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Cerveteri, così si tratta il patrimonio mondiale?

Lettera aperta al sindaco Brazzini, al consigliere Pascucci, all’assessore Mundula  del  Comune di Cerveteri, e alla responsabile del sito archeologico dott.ssa Rita Cosentino

Il Faro on line – Lettera aperta al sindaco di Cerveteri. Riceviamo e pubblichiamo. “Mi chiamo Maria Cristina Gentili abito a Pieve di Cento, Bologna, ho trascorso alcuni giorni in vacanza a Trevignano  Romano con l’intento anche di visitare i luoghi etruschi   vicini. Ho avuto il vostro pieghevole, davvero molto bello, commentavamo con marito e amici la grande chiarezza delle immagini.

“Siamo perciò partiti alla volta della vostra città pregustando una bella giornata,  già contenti dopo Tarquinia. Si comincia però male : la strada, non commento il fondo stradale- così in tutta la provincia- , ma la linea continua di sacchetti di immondizia abbandonati ai bordi, sono variopinti … fanno colore. Poi alcune signorine sedute sotto ombrelloni ai lati della strada, su  tappeti bianchi supponiamo di salviettine per “ lavarsi”, una parvenza  di igiene. Sono prostitute volontarie o schiave ?

“Procediamo – prosegue la letterta -, confidando ancora di trovare l’area protetta dall’Unesco. Non è così: il viale di accesso per parcheggiare, sotto magnifici pini marittimi, è un immondezzaio e cacatoio per cani. Arriva contemporaneamente a noi una vivace signora con figlia e due cagnetti che allegramente hanno, nel loro piccolo, contribuito ad aumentare la zozzura.  La signora  informava con entusiasmo che presto sarà aperto il bar all’entrata dell’area archeologica.

“Nonostante lo squallore ben visibile anche oltre la recinzione, entriamo. Tre persone in ufficio: una “occupata” a staccare rari biglietti mangiando patatine, una stravaccata in una poltroncina vicino alla porta consumando una bella brioche e una terza signora dalle funzioni  a noi ignote. Queste tre alla fine del mese uno stipendio lo ritirano.
Andiamo avanti. Cartelli di lavori in corso – nessun lavoratore in vista –,  abbandono generale: viali sconnessi, scale consunte e perciò pericolose, stracci misteriosi abbandonati dentro le tombe, un albero caduto sul cumulo- tetto di una tomba, rifiuti dappertutto, legna per nuove balaustre da tempo abbandonata sul terreno, etc.
Allego foto, le poche possibili per e-mail,  ma basterebbe una semplice passeggiata nel luogo che dovreste tutelare.

“Così – si chiede la lettrice – ci si occupa di un sito Patrimonio dell’Umanità ?  Quale futuro pensate di riservare al nostro passato  di Cerveteri ,  quello di Pompei ?    Anche voi prendete uno stipendio alla fine di ogni mese. Nei fogli di gradimento all’ingresso  chiedete quanto si sarebbe disposti a pagare per entrare  e quanto tempo si sarebbe intenzionati a trascorrere nel parco. Se fosse curato come ci attenderebbe, il luogo sarebbe una meraviglia e sarebbe piacevole soffermarsi molto tempo all’aperto tra le belle piante e respirando storia millenaria. Si  pagherebbero volentieri anche 20 euro,  se si avesse la certezza che venissero ben utilizzati.  Ma così non è, quindi gli 8 euro di ingresso sono troppi , anzi avrei dovuto chiedere rimborso per la grande insoddisfazione, lo sconcerto e per la rabbia con cui sono uscita. Infine, per evitare altre offese, abbiamo deciso di voltare le spalle alla vostra città, rinunciando a cercare un ristorante per pranzare, rinunciando al museo.
Saluto con nessuna  stima,
Maria Cristina Gentili