“Cantare insieme fa stare bene”

2 settembre 2014 | 00:50
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“Cantare insieme fa stare bene”

Il vecchio adagio: “Canta che ti passa!”, ora ha anche una conferma scientifica

Il Faro on line – Che il canto corale dia bellissime sensazioni il coro Rutuli Cantores lo sa da sempre o, almeno, da quando venticinque anni fa ha dato inizio alla sua meravigliosa avventura musicale. Ma cantare insieme non da soltanto una sensazione di benessere psicologico. Ora è certo che produce anche benefici sul piano fisico. E non è più una semplice sensazione perchè da qualche tempo se ne è avuta la conferma in ambito scientifico.                                                   
I ricercatori dell’Università svedese di Göteborg, infatti, non hanno dubbi: cantare in coro ha effetti benefici anche sul nostro organismo. Per averne la certezza scientifica hanno monitorato a lungo le frequenze cardiache di molti cantori della loro città. Il risultato della ricerca è stato pubblicato sulla rivista Frontiers Neuroscience e con dati alla mano è stato dimostrato che la musica ha effetti calmanti sul cuore ma, soprattutto, che gli effetti benefici aumentano decisamente quando si canta in un gruppo corale.                                       
Per lo studio i ricercatori hanno utilizzato degli elettrodi inseriti nell’orecchio dei cantori, collegati a dei cardiofrequenzimetri: appena il coro inizia a cantare, il battito cardiaco rallenta. Si tratta di una conseguenza del tipo di respirazione, che quando si canta viene maggiormente controllata e rallentata. Il canto, soprattutto quello in coro, è dunque una sorta di “respirazione guidata” che modifica anche la funzione cardiovascolare.                                                             
Il musicologo Bjorn Vickhoff che ha guidato il progetto, spiega che il cuore rallenta il suo ritmo durante la fase di espirazione. Ma quello che ha più colpito i ricercatori è che in pochissimo tempo le frequenze cardiache dei coristi si sincronizzano tra loro. Le linee dei cardiofrequenzimetri, che durante le prime battute del canto registrano segnali molti diversi, iniziano rapidamente a disegnare una serie di picchi uniformi: una sorta di ritmo comune che segue l’andatura del canto. Ed è come se lo sforzo dei cantori per trovare una sincronia delle voci, si rifletta anche sul fisico e quindi sul cuore.                                                                                                                       
Per questa ragione, secondo gli scienziati svedesi, il cantare in coro potrà essere utilizzato in alcune terapie riabilitative, come supporto per la riduzione di alcuni tipi di dolore e, soprattutto, dell’ansia.
Ecco dunque un motivo in più per non rinunciare al piacere del fare musica insieme ed in particolare del canto corale e polifonico.  I Rutuli Cantores sono sempre pronti ad accogliere nuovi cantori. Tutti possono farcela. Non è indispensabile saper leggere la musica. Si tratta di un gruppo amatoriale frequentato da amici che fanno tutt’altro nella vita, uniti soprattutto dalla fortissima passione del cantare insieme.
L’attività musicale è basata su due prove settimanali (dalle 19.30 alle 21.30 del lunedì e del giovedì) oltre, ovviamente, ai concerti. Se necessario si può anche studiare a casa la propria parte con i midi files.  Quello che serve è soltanto un interesse vero, una discreta intonazione e la voglia di imparare ad unire la propria voce a quella degli altri.
E poi c’è la gratificazione dei concerti e l’apprezzamento del pubblico che regala sempre meravigliose sensazioni. Nel corso dei suoi venticinque anni di attività, il coro Rutuli Cantores ha tenuto oltre trecento concerti in Italia e all’estero (Francia, Germania, Spagna, Finlandia, Portogallo) ed inciso due CD con oltre 50 brani del proprio repertorio.
Chi è interessato li può contattare in qualsiasi momento. Può farlo per e.mail (essediesis@tiscali.it) o rutulicantores@rutulicantores.it o anche telefonicamente (3403364325).  La sede è ad Ardea in via Virgilio 15 ma sono presenti anche su Internet (www.rutulicantores.it) o su facebook. Insomma: fatevi sentire, il coro vi aspetta!.

Danilo Silvetti