Ritorna nel proprio appartamento e lo trova occupato

8 settembre 2014 | 14:10
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Ritorna nel proprio appartamento e lo trova occupato

La situazione perdurava da un mese. In serata l’alloggio restituito all’assegnataria

Il Faro on line – Una giornata di tensione alle stelle ad Acilia per l’occupazione di un appartamento dell’Ater. Succede nella zona di San Giorgio in via Maccari dove i parenti di Anna una storica abitante del quartiere, ricoverata in ospedale 2 mesi fa e poi ospitata nella casa dei nipoti a Latina, scoprono che una famiglia rumena si è impadronita dell’alloggio. Immediata parte la denuncia alle forze dell’ordine, le quali, giunte presso l’abitazione, vengono accolte da una donna incinta con altri figli che gli mostra l’autodenuncia di occupazione sporta ai vigili urbani i primi giorni di agosto. Sembra insomma uno dei tanti casi di appropriazione abusiva degli appartamenti popolari che non trovano una soluzione veloce.
Ma la visita dei carabinieri non passa inosservata tra gli abitanti della zona e in poco tempo succede il putiferio: la voce dell’occupazione si sparge velocemente prima nel condominio e poi nel quartiere. Gli inquilini scendono nel cortile indignati, pronti a farsi giustizia da sè. Anche la strada si riempie di gente. Gli animi si riscaldano. “Faremo picchettaggo finché non escono dall’appartamento”, urla una ragazza. ”Gli stranieri si prendono le nostre case” afferma un’altra signora, mentre un anziano signore constata amaramente che “Ormai è una guerra tra poveri”. Molte delle persone che vivono nel condominio sembrano però cadute da un pero: per un mese non si sono accorte che c’erano dei nuovi abitanti. Un inquilino commenta quest’ultimo fatto in maniera schietta: “Credevo che si fossero venduti l’appartamento. Sono cose che nelle case popolari succedono”.
Intervengono le forze dell’ordine, che presidiano il portone del condominio per evitare l’assalto della folla verso l’appartamento. La gente è nervosa. Intorno alle 15 un mattone viene tirato contro le finestre dell’abitazione. Gira voce, non confermata, che la signora abbia minacciato di gettare un figlio dalla finestra, se l’assedio fosse continuato. La giornata scorre lentamente con decine di persone per strada e una certa tensione facilmente palpabile.
Nel tardo pomeriggio arriva anche il presidente del municipio Andrea Tassone per verificare gli eventi e cercare di calmare gli animi. La situazione è complessa, si teme per la sicurezza degli inquilini rumeni che viene garantita dalla presenza delle forze dell’ordine. Poi improvvisamente intorno alle 20 il lieto fine: gli occupanti escono dalla casa e l’anziana signora riprende possesso del suo appartamento, con qualche sorpresa poco gradita. Sembra i risparmi tenuti dentro casa siano stati sottratti dalla famiglia rumena, i mobili e gli altri oggetti buttati via. Forse chi si è intrufolato nell’abitazione ha pensato che l’assegnataria non sarebbe più tornata. O è stato male informato.  

Marco Orlando