“No Ant”: un atto dovuto. Ma è caos sui ripetitori

14 settembre 2014 | 14:00
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“No Ant”: un atto dovuto. Ma è caos sui ripetitori

I giudici amministrativi hanno chiaramente dato torto al Comune a favore della Wind

Il Faro on line – A Minturno è caos sull’allestimento dei ripetitori di telefonia mobile. O meglio i giudici amministrativi sono stati chiari nel dare torto al Comune. In due casi infatti il collegio del tribunale amministrativo di Latina si è pronunciato su due differenti vertenze relative al posizionamento di antenne di telefonia mobile, il 18 luglio scorso con una sentenza a favore dell’H3G e solo due giorni fa, l’11 settembre, con ordinanza a favore della Wind.

Due decisioni che hanno fatto insorgere il comitato “No Ant” nato proprio con l’obiettivo di chiedere un piano antenne, controlli sulla sicurezza della salute pubblica con intervento di agenzie preposte a questo scopo con particolare attenzione nei riguardi del ripetitore dell’H3G di 36 metri di altezza da allestire proprio dietro al campo di calcio Pirae sul lungomare di Scauri che ha avuto l’”Ok” con sentenza del giudice amministrativo e al quale l’amministrazione comunale ha deciso di opporsi proponendo ricorso al Consiglio di Stato.

Una notizia quest’ultima che il comitato ha accolto con soddisfazione non senza manifestare una certa amarezza per la superficialità registrata finora dal Comune. “Spunta così – dice il presidente Roberto Tartaglia – una delibera di giunta, la numero 220 del 26 agosto, che affida a un nuovo avvocato l’incarico di procedere legalmente su questa nuova strada. Atto per noi del Comitato, a dir poco, dovuto dopo la superficialità e la negligenza registrati in questa triste vicenda. A tutte le spese già in nota, sicuramente se ne sono aggiunte altre, la Polab: 39 mila euro per il piano antenne, 1000 euro nella fase cautelare del Tar, 5 mila euro per le spese di giudizio, ora aggiungiamo il nuovo avvocato con l’importo di 3 mila euro. Vista la somma di tutte le spese che i cittadini sosterranno, forse, il problema delle antenne non era poi così da prendere alla leggera”.

Un impegno di spesa in merito al quale il presidente Tartaglia evidenzia: “Qualcuno ci dirà che questi soldi in uscita saranno presi dalle entrate dei canoni delle tre antenne sul suolo Comunale, ma se avessimo provveduto in tempo ad eliminare il problema questi soldi sarebbero potuti essere destinati ad altro visto che il nostro territorio è così devastato?”

E nel formulare le valutazioni conseguenti all’iter giudiziale avviato per la tutela del territorio e della salute pubblica il comitato “No Ant” conclude: “Siamo tutti in attesa della convocazione del Consiglio comunale straordinario, chiesto per fare chiarezza su questa storia. La stessa chiarezza che, sembrano volere anche i consiglieri di opposizione, che stanno presentando un’interrogazione proprio sulle antenne e sull’affidamento alla Polab”.