Bigenitorialità, mercoledì la manifestazione

14 ottobre 2014 | 18:33
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Bigenitorialità, mercoledì la manifestazione

Il Faro on line – Mobilitazione generale delle famiglie davanti ai tribunali di diverse città italiane. Il prossimo 15 ottobre sarà una data storica per il Movimento dei genitori che reclama diritti per i propri figli e la corretta applicazione della legge 54 sull’affido condiviso, tradita e disattesa grazie anche alle nuove norme introdotte surrettiziamente dal governo Renzi col Decreto Filiazione e dalla mancanza di provvedimenti che tutelino le famiglie duramente colpite dalla crisi economica. Papà, mamme, figli, nonni, zii, cittadini e associazioni si danno appuntamento a partire dalle 8.00 per una serie di manifestazioni di taglio diverso davanti alle sedi giudiziarie di Milano, Varese, Torino, Asti, Genova, Imperia, Savona, Bologna, Parma, Forlì, Firenze, Venezia, Trento, Roma, S. Maria Capua Vetere, Cosenza, Potenza, Taranto, Bari, Cagliari, Catania e Palermo.

Sul sito web http://giustiziaminorile.blogspot.it sarà possibile raccogliere informazioni, scaricare documenti, visualizzare la mappa articolata delle Città/Evento e scaricare in tempo reale le fotografie e i video della giornata che verranno inviati dai manifestanti il 15 Ottobre in diretta davanti ai vari tribunali italiani anche a beneficio dei giornalisti.

Una grande mobilitazione per chiedere conto alla politica quali rimedi rapidi vuole adottare per eliminare il male che si perpetua ormai da anni a danno dei minori e, in
particolare, dei figli delle coppie separate. I genitori e tutte le associazioni chiedono risposte e soluzioni ai continui passi indietro che si fanno in tema di bigenitorialità
e affidamento condiviso dei minori. Non ultimo il tanto sbandierato Decreto Filiazione, il decreto legislativo 28 dicembre 2013, n. 15 entrato poi in vigore il 7 gennaio 2014 e che persegue un principio sacrosanto: l’uguaglianza tra i figli nati dentro e fuori dal matrimonio. Peccato che per farlo ne violi uno altrettanto sacrosanto: l’uguaglianza tra i genitori dei figli.
Infatti il decreto filiazione non solo va oltre la legge delega ma modifica in peius la legge n. 54/2006 sull’affidamento condiviso, già tradita nei suoi principi
fondamentali negli otto anni di applicazione durante i quali il principio del “condiviso” è stato sostituito dal “falso condiviso” restaurando il dominio incontrastato di un
genitore (la madre) sull’altro (il padre), quest’ultimo relegato ad un ruolo marginale. I sei punti “impropri” del decreto filiazione evidenziati da genitori e associazioni sono
reperibili, scaricando il file: -Decreto Filiazione?- nell’area download in home page su:
http://www.giustiziaminorile.blogspot.it/

Le richieste dei genitori e delle associazioni:
– l’adozione da parte dei servizi sociali della Carta dei Servizi, (come previsto dalla  L.328 del 2000 ancora inattuata a 14 anni dalla sua approvazione) un vademecum  dei diritti e delle tuteledisponibili ai genitori nella relazione con i servizi sociali;
– l’istituzione del Tribunale Unico della Famiglia costituito esclusivamente da giudici togati esperti in diritto di famiglia da non figurarsi presso i Trib. Minorili;
– l’istituzione dei patti prematrimoniali
– l’introduzione della mediazione familiare gratuita
– l’istituzione dei patti prematrimoniali
– l’abolizione delle competenze civili dei tribunali per i minorenni
– Nelle sottrazioni internazionali di minori si proceda tempestivamente al mandato di cattura per il reo/rea;
– L’introduzione del reato di “Stalking Familiare” nei casi di violenza psicologica in danno dei figli e dei genitori dopo la separazione.

La legge 54 del 2006

La legge 54 del 2006 sull’affidamento condiviso è una buona legge. Tuttavia, come spesso capita, il rodaggio di questi otto anni di applicazione ha mostrato alcune  distorsioni in contrasto col dettato di legge. È comune in Italia che, quando una coppia si divide, i figli vengano di fatto affidati a uno solo dei genitori con marginalizzazione del ruolo dell’altro, di solito il padre. Ciò comporta gravi ripercussioni (sia dal punto di vista biomedico che sociale) sui minori e, a cascata, sull’intera società. Il presupposto per una giusta applicazione dell’affidamento condiviso e quindi del diritto alla bigenitorialità, ovvero Papà e Mamma, può essere realizzata consentendo ai figli di avere oltre che due genitori, spesso anche una doppia casa. È sufficiente pensare che se il figlio è affidato a due genitori, quasi inevitabilmente avrà due case, due domicili, perché il luogo dei suoi interessi e affetti sarà duplice. La bigenitorialità presuppone due nuclei
attorno ai quali si svolga la vita del minore, due luoghi ove si realizzi la sua personalità, in termini di istruzione, di socializzazione, di accrescimento psicologico, di svolgimento di
attività ludiche o sportive, insomma due “genitori parimenti genitori”, “due case parimenti casa”. In concomitanza europea il 15 Ottobre: la “Prima Manifestazione per i diritti
dell’infanzia” promossa in Francia dall’Associazione “I Comme Identitè”, realtà aderente al Coordinamento Interassociativo Europeo Colibrì, nelle città di Nantes,
Colmar, Lyon, Bordeaux, Lille, Grenoble, Paris, Montpellier, Boulogne sur Mer, Thonon, St. Etienne, Nancy, Clermont Ferrand, Quimper, Rouen, Lorient, Rennes.